Mercoledì, 07 Settembre 2022 23:58

Giorgia Meloni a L'Aquila verso le elezioni politiche: "Pronti a governare"

di  Antonia Melaragni

Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia oggi a L’Aquila per il comizio elettorale.

Prima di recarsi presso la Villa Comunale, si è espressa riguardo alcuni temi in un momento dedicato alle domande della stampa.

Riguardo l'attacco che il centrosinistra fa alla Meloni sulla messa in pericolo della democrazia a causa della possibile elezione del centrodestra, la candidata premier risponde: “Ho altri problemi nella vita rispetto a farmi dare patenti di democrazia da Letta, ho sentito in questa campagna cose davvero surreali, Enrico Letta dice che nel caso della vittoria della destra ci sarebbe un emergenza democratica ma loro sono 10 anni che perdono le elezioni ma comunque stanno al Governo”

Anche il reddito di cittadinanza è un tema caldo di questa campagna elettorale, tra chi vuole fare passi indietro e chi invece preme sulla necessità di rivederlo e migliorarlo.

Tra chi vuole fare passi indietro c'è anche la candidata premier affermando che “quando Fratelli D’Italia dovesse realizzare il suo progetto, che é quello di dare e di fare assistenza verso chi non può lavorare ma invece immaginare per chi può lavorare, un posto di lavoro, non ci sarà in Italia nessuna rivolta, come dice Conte.”

Sul problema del gas e dell’aumento dei prezzi delle bollette invece Giorgia Meloni spiega la sua posizione: “ritengo che lo spostamento di bilancio non sia la soluzione, il problema dell'aumento del gas attualmente non è legato ad una maggiorazione del prezzo da parte della Russia, ma è legato al fatto che ovviamente la Russia ci gioca, perché sa che fa aumentare la speculazione sul gas quindi se l'Europa mette un tetto del gas, come il Governo italiano sta chiedendo, e come noi stiamo supportando dall'opposizione, la questione dell' aumento in parte si risolve. Mentre se noi non mettessimo un tetto del gas e puntassimo tutto sul rifondere le bolletta, 30 miliardi che dice Matteo Salvini rischiano di non bastare. La misura che secondo me noi possiamo approvare lunedì e che non costa dai miei studi più di 3-4 miliardi di euro che probabilmente si possono trovare anche senza lo spostamento di bilancio, è quella di separare il prezzo elettricità dal prezzo del gas questo si può fare anche a livello nazionale.”

Ultima modifica il Giovedì, 08 Settembre 2022 16:18
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