È partita oggi a Roma la trattativa con Marelli per il passaggio dal CCSL al CCNL.
La Direzione di Marelli ha esposto un piano di discussione che si articola in due fasi: armonizzazione degli istituti comuni e discussione del contratto integrativo.
Più in particolare la Direzione di Marelli è entrata nel merito, immaginando il passaggio dagli attuali 3 livelli del CCSL ai 9 livelli del CCNL, comparando la paga base dei due contratti e assicurando che la differenza positiva potrà essere consolidata in superminimo individuale non assorbibile.
Inoltre la Direzione aziendale ha elencato gli istituti economici e normativi che sono presenti solo nel CCSL o che hanno una differente disciplina nei due contratti, dichiarandosi disponibile ad un confronto sulle soluzioni da adottare.
Infine nella trattativa del contratto integrativo in senso stretto, Marelli ha posto come temi da affrontare alcune questioni tipicamente aziendali, quali maggiorazioni, più alte nel CCSL rispetto al CCNL, relazioni sindacali, comprese le clausole di esigibilità, previdenza e sanità integrativa, lavoro agile, nonché naturalmente premio aziendale, per tale intendendo sia il premio efficienza di stabilimento sia l’incentivo di produttività legato alla presenza.
"Come sindacato riteniamo la proposta aziendale un utile punto di partenza, sul quale ci siamo riservati di dare una risposta compiuta dopo attenta valutazione e di portare ulteriori argomenti di discussione. In ogni caso abbiamo subito chiesto di salvaguardare i trattamenti di miglior favore vigenti e di riconoscere un incremento salariale in paga base per recuperare il potere di acquisto. I prossimi incontri sono programmati a Torino i giorni 23 novembre e 14 dicembre." affermano Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm, Aqcfr in una nota stampa.