“Stai zitta, ragazza”; “Te lo sei meritata”; “Guidi bene per essere una donna”. Sono alcune delle frasi di Different words, different world, la campagna di sensibilizzazione lanciata dal GSSI per la Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che ricorre il 25 il novembre ed è promossa dall’ONU.
Parole dirette e dure, talvolta invece nascoste, ma ugualmente dannose. Venti frasi per venti manifesti, affissi negli spazi comuni degli edifici del GSSI – Gran Sasso Science Institute testimoniano così espressioni comunemente utilizzate o apparentemente innocue rivolte alle donne, che celano invece stereotipi e simboleggiano i vari tipi di violenza che queste possono subire: verbale, fisica, psicologica, economica, digitale.
La campagna del GSSI nasce così dalla volontà di far luce sull’importanza del linguaggio e lottare contro la violenza e gli stereotipi di genere e sarà diffusa anche sul sito e i social media con le parole chiave #subtlesexism e #saynotogenderviolence. “Le parole sono lo specchio e il limite del mondo in cui viviamo. Nominare la violenza significa riconoscerla.
Riflettere sulle parole che utilizziamo, sui numerosi significati subdoli che possono avere, lesivi della dignità e dei diritti delle donne, è condizione necessaria per creare un mondo differente e una nuova cultura di genere”, afferma il CUG, il Comitato Unico di Garanzia del GSSI, promotore dell'iniziativa. Il GSSI, proprio in questa direzione, ha nominato da qualche mese anche la Consigliera di fiducia che fornisce gratuitamente al personale dell'Istituto consulenze e assistenza in materia di discriminazione e molestie, mobbing, disagio psico-fisico, problemi di natura relazionale e anche per il mancato rispetto dei valori e delle regole enunciate nel Codice di comportamento.
Sempre il 25 novembre il GSSI parteciperà all'evento "A volto scoperto" dalle ore 9.30 in Sala conferenze del Rettorato dell’Università degli Studi dell’Aquila, presso Palazzo Camponeschi, con una relazione della Consigliera di Fiducia GSSI, la dottoressa Chiara Alberta Parisse, sul tema "La violenza di genere online e l'alfabetizzazione digitale". Materiali e allegati: Campagna “Different words, different world”