Giovedì, 01 Dicembre 2022 11:53

Borse di studio, Regione fa retromarcia sullo stanziamento dei fondi. In difficoltà studenti di Chieti e Pescara

di  Redazione

La giunta regionale fa retromarcia e cambia decisione sullo stanziamento dei fondi necessari per la copertura di tutte le borse di studio universitarie 2021/2022, mettendolo nero su bianco all’interno del Progetto di legge n. 280 discusso in commissione e poi votato in Consiglio regionale martedì scorso. All’interno del provvedimento si modifica un articolo della legge regionale 8 ottobre 2022, n. 28 che autorizzava F.I.R.A a trasferire 1.990.000 euro alle Aziende per il Diritto agli Studi Universitari. Questi fondi servivano proprio per la copertura delle borse di studio in favore degli aventi diritto, ma la maggioranza ha deciso di non destinarli più a questo scopo”. Lo afferma il Consigliere Barbara Stell.

“Ho chiesto all’Assessore al bilancio Liris come intende la Regione coprire tutte le borse dello scorso anno, così come avevano promesso fino a due mesi fa. La risposta è stata che si farà fronte con la riprogrammazione dei fondi FSC, ma sulle tempistiche per sbloccare la situazione non c’è stata nessuna chiarezza”.

E prosegue, “Nel frattempo oltre 600 studenti dell’Università Chieti-Pescara continuano ad aspettare ed è paradossale che ad oggi c’è chi riceve le borse di studio per l’anno accademico in corso, mentre altri devono elemosinare le somme dell’anno già terminato. Questa maggioranza di centro destra si è ostinata negli ultimi anni a coprire le borse di studio con i Fondi per lo Sviluppo e la Coesione, una scelta che si è rivelata fallimentare e che mette a rischio, anche quest’anno, la prosecuzione degli studi di tanti giovani. Come ho ribadito più volte, le borse di studio non sono un rimborso spese, sono somme che spettano di diritto, sulla base del reddito oltre che del merito e devono essere erogate in tempi adeguati”. E conclude, “questa superficialità mette in enorme difficoltà tanti giovani e le loro famiglie che già devono affrontare il caro vita e che con questi assurdi ritardi rischiano di non poter più far studiare i loro figli. Per il prossimo futuro pretendo un completo cambio di rotta attraverso una adeguata e puntuale programmazione dei fondi, non a parole ma con i fatti. Il diritto allo studio deve essere una priorità della regione Abruzzo, cosa che fino ad oggi la maggioranza di centrodestra non ha affatto dimostrato”.

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