"Sto vivendo con un certo disagio questo dibattito sulla sanità aquilana".
Parole del sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, affidate ad una nota diffusa alla stampa a qualche ora dall'ennesimo scontro dialettico con il manager della Asl1 'L'Aquila-Sulmona-Avezzano', Giancarlo Silveri.
Cialente non ci sta ad entrare nel partito dei pro o contro Silveri. "Uscii pubblicamente subito dopo le elezioni regionali con un articolo nel quale chiedevo, a tutti i nominati dalla precedente Giunta, di presentare le dimissioni, che potevano o meno essere accolte dal nuovo Presidente della Regione, per un atto di sensibilità politica, non formale ma sostanziale", spiega. Il punto è un altro: "occorre avviare un profondo rinnovamento nella gestione sanitaria abruzzese". A partire dai dati, "punto di partenza essenziale per qualsiasi scelta".
Liste d'attesa, settori in sofferenza, mobilità attiva e passiva, numero dei ricoveri, dati dell'assistenza territoriale: senza queste informazioni - sottolinea il primo cittadino - "non si può fare alcuna scelta politica e, quindi, gestionale".
E' proprio sui dati, però, che si è scatenata l'ultima polemica. Cialente, infatti, ha reso disponibili alcuni riferimenti, ancora provvisori, relativi alla mobilità per l'anno 2012. "Dati che il Comitato ristretto dei Sindaci della nostra ASL - ha spiegato - è riuscito ad ottenere con una certa difficoltà".
E che hanno infastidito non poco il manager della Asl1. "I dati divulgati - ha sottolineato Silveri - potrebbero essere quelli riportati su un foglio di lavoro di un nostro Servizio, forse relativi all'anno 2012, ancor oggi non definitivi, tanto è vero che gli Uffici regionali preposti non li hanno, ad oggi, ancora licenziati". Dunque, Silveri fornisce altre informazioni relative al bilancio 2013, "con una netta inversione di tendenza che ha consentito di recuperare il dato fortemente negativo dell'anno precedente".
Immediata la replica del sindaco Cialente: "Sono felicissimo che i dati resi dal Direttore siano migliori, soprattutto quelli del 2013. Non per fare polemiche, ma per la precisione, devo però sottolineare un aspetto, che non capisco, certamente per mia mancanza. Il 24 Luglio ho convocato il Comitato ristretto dei Sindaci, sia per discutere il bilancio che per esprimere, come richiesto dalla Regione, il giudizio circa l'operato del Direttore Generale. Proprio perché ritengo che si debba sempre parlare di cose e mai di persone, al punto terzo dell'ordine del giorno ho inserito 'Discussione dei dati della mobilità 2012 e 2013, se disponibili'".
Bene, il 25 luglio - denuncia Cialente - "il Direttore Generale mi ha scritto testualmente: 'in merito al punto terzo degli argomenti da trattare... visto che oggi l'Azienda è in attesa dei dati di mobilità dell'anno 2013, che, come è noto, vengono annualmente trasmessi, a conclusione di opportune verifiche, direttamente dalla Regione e considerato che il Servizio Regionale deputato allo svolgimento di tale compito sta attualmente procedendo con l'analisi dei dati di mobilità 2012-2013 che, molto verosimilmente, saranno inviati nel corso dei mesi di settembre - ottobre p.v. si ritiene utile rinviare l'argomento in parola al momento in cui questa ASL disporrà dei dati di mobilità aggiornata'. Sono contento che i dati, peraltro abbastanza positivi, siano arrivati".
Adesso, andranno analizzati. Anche perché - si legge nella nota firmata dal primo cittadino - i dati sono ancora grezzi e non chiariscono affatto la situazione delle singole aree della ASL e, soprattutto, il ruolo delle cliniche private: sono comprese o meno? Il 6 agosto - ha promesso Cialente - quando si riunirà il Comitato ristretto dei Sindaci, "sarà mia cura far avere a tutti i cittadini le informazioni sulla sanità aquilana. Questa è trasparenza".
Nell'attesa, si può tentare di analizzare - per quanto possibile - i dati forniti dal sindaco dell'Aquila (sul bilancio Asl 2012) e da Silveri (sul bilancio 2013). Ci proviamo.
I dati ufficiosi sulla mobilità - Anno 2012.
La mobilità, in sanità, è riferita alle scelte, in ordine a dove e da chi, fatte dai cittadini in caso di necessità. Se un cittadino residente nella nostra provincia sceglie di farsi assistere da una Azienda sanitaria diversa dalla Asl1 'L'Aquila-Sulmona-Avezzano', ciò determina mobilità passiva. Di contro, se un cittadino di altra provincia sceglie di farsi assistere dalla nostra Asl, determina mobilità attiva. In sostanza, nel primo caso la Asl deve rimborsare l'azienda che ha assistito il cittadino in mobilità, nel secondo caso invece è l'Azienda di residenza del cittadino in mobilità a rimborsare la nostra Asl.
Iniziamo dalla mobilità passiva
Nel 2012, si sono registrate 9506 prestazioni sanitarie a pazienti che hanno scelto di farsi curare fuori regione e 4455 prestazioni in altre Asl d'Abruzzo. Quanto è costato, in termini di bilancio? Stando ai dati forniti da Cialente, la Asl1 ha speso quasi 31milioni di euro per le mobilità extra regione e 15milioni e 800mila per le mobilità intra regionali. Totale: 46milioni e 600mila euro.
Andando alle aree di provenienza dei pazienti, L'Aquila - sede di Ospedale regionale e universitario - ha registrato 2789 prestazioni sanitarie di cittadini che hanno preferito strutture fuori regione al nostro Ospedale (con un costo di 9milioni e 259mila euro) e 1337 prestazioni, invece, in altre Asl abruzzesi (per 4milioni e 872mila euro). Ancora peggio è andata in Marsica: 4598 prestazioni fuori Abruzzo (costo per la Asl, 14milioni e 542mila euro), 853 in altre aziende del territorio regionale (4milioni). Per concludere, nell'area Peligno-Sangrina, 2265 prestazioni extra-Regione (quasi 7milioni di costo), 2117 intra-Regione (7milioni).
Leggendo i dati sulla distribuzione dei ricoveri, ancora ufficiosi e riferiti al 2012, emergono alcune criticità. Partiamo dai ricoveri fuori Regione. A soffrire, in seno alla Asl1, alcune discipline del dipartimento medico: in particolare, Cardiologia ha visto 471 pazienti scegliere il ricovero extra Abruzzo, Dermatologia 122, Ematologia 114, Malattie Endocrine 181. Va malissimo in Medicina Generale: ben 613 ricoveri fuori Regione, con una incidenza sul totale del 6.45%. Male anche Neurologia, con 223 pazienti ricoverati fuori dai confini abruzzesi. Infine, Oncologia: si registrano 603 ricoveri extra-Regione, con una incidenza del 6.34%. Non va meglio per le discipline del dipartimento chirurgico: 1203 ricoveri fuori Abruzzo per la Chirurgia generale, con incidenza che supera il 12%, e 983 per Ortopedia e Traumatologia. Infine le discipline del dipartimento del Materno-Infantile: il dato che preoccupa è riferito a Ostetricia e Ginecologia, con 834 ricoveri extra-Regione.
Così per la Asl 'L'Aquila-Avezzano-Sulmona'. E se scorporiamo i dati riferiti alla città dell'Aquila? Le discipline in maggiore sofferenza del nostro Ospedale sono Cardiologia (121 pazienti hanno scelto un nosocomio fuori Regione), Medicina Generale (182), Oncologia (154), Chirurgia generale (328), Ortopedia e Traumatologia (315), Ostetricia e Ginecologia (256).
Ora, i pazienti della nostra Asl che sono stati ricoverati in altre aziende sanitarie abruzzesi. A soffrire, più o meno le stesse discipline, come prevedibile: Cardiologia registra 288 prestazioni intra Regione, Ematologia 157, Medicina Generale 317, Chirurgia Generale 748, Ortopedia e traumatologia 471. Sfogliando i dati riferiti alla città dell'Aquila, 72 pazienti di Cardiologia hanno scelto altri ospedali regionali, 116 di Medicina Generale, 178 di Chirurgia generale, 239 di Ortopedia e traumatologia.
Possibili conclusioni. I dati del 2012 sono preoccupanti, senza dubbio: 9mila e 506 prestazioni fuori Regione Abruzzo per i pazienti della provincia dell'Aquila, 4mila 455 nelle altre Asl abruzzesi. Se escludiamo le 654 prestazioni per patologie legate a specialità non presenti nella Asl 'L'Aquila-Avezzano-Sulmona' ed il fatto che alcuni aquilani ancora risiedono altrove in seguito al sisma del 2009, le statistiche - ripetiamo, i dati sono ufficiosi - raccontano che per oltre 14mila prestazioni sanitarie, con un costo per la Asl di 46milioni 626mila euro, i cittadini del nostro territorio non si sono fidati o non hanno trovato risposta nella nostra offerta sanitaria.
Passiamo alla mobilità attiva
Quanto recupera la Asl guidata dal manager Silveri? Poco meno di 30milioni: nel 2012, sono state 7120 le prestazioni fornite a pazienti residenti fuori regione, 3916 a cittadini residenti in altre province d'Abruzzo.
Ancora, analizzando le aree di provenienza, L'Aquila ha contato 2940 prestazioni su pazienti residenti extra-Regione e 2460 intra-Regione, la Marsica 2853 extra-Regione e 350 intra-Regione, l'area peligna rispettivamente 472 e 769, la Sangrina 760 e 334.
Ancora, i dati sulla distribuzione dei ricoveri: quali le discipline che hanno attirato maggiormente pazienti da fuori Abruzzo? Dermatologia (142 prestazioni, e tutte a L'Aquila), Cardiologia 195, Allergologia 189 (e tutte ad Avezzano), Geriatria (151), Medicina Generale (446, distribuite tra L'Aquila, Avezzano e Castel di Sangro), Oncologia (257), Chirurgia generale (984), Chirurgia vascolare (705), Ortopedia e traumatologia (995), Ostetricia e ginecologia (723). E quali le discipline che hanno attirato pazienti da altre Asl abruzzesi? Chirurgia generale (519), Ortopedia e traumatologia (506), Ostetricia e ginecologia (436).
Per quel che riguarda L'Aquila, le discipline che attirano maggiormente i pazienti da fuori Regione sono Dermatologia (142 prestazioni), Oncologia (127), Chirurgia generale (392), Ortopedia e traumatologia (177), Urologia (291), Ostetricia e ginecologia (268). E intra Regione? Chirurgia generale (279 prestazioni), Neurochirurgia (178), Urologia (131), Ostetricia e ginecologia (286).
Questi i dati della mobilità attiva e passiva. Sul bilancio 2012, si registra un preoccupante -17milioni. Insomma, con la mobilità attiva siamo ben lontani dal recuperare i passivi. Andrebbero poi analizzati i tempi di attesa per le visite specialistiche. Saranno oggetto, promettiamo, di un ulteriore approfondimento: è certo, però, che si registrano pesanti criticità. Giusto a titolo esemplificativo: se si prenota oggi una visita di Oncologia dermatologica, si rischia di dover attendere fino al gennaio 2016. Tempi evidentemente incompatibili con il diritto - sancito dalla Costituzione - alla salute. E alla vita.
I dati di Giancarlo Silveri
Ora, i dati forniti da Giancarlo Silveri. Meno approfonditi, in realtà. Si tenga presente che i dati relativi all'intra-Regione riguardano le prestazioni dell'anno precedente (bilancio 2012, prestazioni del 2011). Al contrario, per l'extra-Regione il dato è relativo alle prestazioni di due anni prima (dunque, bilancio 2012 prestazioni del 2010). Questi sono dati però ufficiali:
Bilancio 2012:
Mobilità Passiva
- mobilità passiva intra - Regione (prestazioni a ns/ residenti rivoltisi ad altre ASL abruzzesi nell'anno 2011) Euro 28.640.688,90
- mobilità passiva extra - Regione (prestazioni ns. residenti rivoltisi ad ASL fuori Abruzzo nell'anno 2010) Euro 41.362.616,63
- Totale: 70.003.305,53euro
Mobilità Attiva
- mobilità attiva intra - Regione (prestazioni a persone provenienti da altre ASL abruzzesi nel 2011) Euro 15.648.391,16
- mobilità attiva extra - Regione (prestazioni a persone provenienti da altre regioni nel 2010) Euro 45.309.775,46
- Totale: 60.958.166,62euro
Differenza riportata in bilancio 2012 fra "intra" ed "extra": - 9.045.138,91 (posta negativa in bilancio)
Bilancio 2013:
Mobilità Passiva
- mobilità passiva intra - Regione (prestazioni a ns. residenti rivoltisi ad altre ASL abruzzesi nell'anno 2012) Euro 25.023.730,98
- mobilità passiva extra - Regione (prestazioni a ns. residenti rivoltisi ad ASL fuori Abruzzo nell'anno 2011) Euro 37.589.225.45
- Totale: 62.612.956,43 euro
Mobilità Attiva
- mobilità attiva intra - Regione (prestazioni a persone provenienti da altre ASL abruzzesi nell'anno 2012) Euro 15.812.617,37
- mobilità attiva extra - Regione (prestazioni a persone provenienti da altre regione nell'anno 2011) Euro 48.894.426,37
- Totale: 64.707.043,74 euro
Differenza portata in bilancio 2013 fra "intra" ed "extra": + 2.094.087,31 (quindi posta attiva in bilancio)
"Possiamo osservare - scrive Silveri - che nel bilancio 2013 si è registrata una netta inversione di tendenza che ha consentito di recuperare il dato fortemente negativo dell'anno precedente, anzi ottenendo un utile per la voce considerata. D'altro canto, quanti nostri concittadini erano in quegli anni costretti a vivere sulla costa o in altre parti della regione e d'Italia perché ancora privi della loro casa? E quanti lo sono ancora?".
E' naturale - incalza il manager della Asl - "pensare che si siano serviti di strutture vicine. Un risultato comunque raggiunto grazie allo sforzo corale (ci sono sempre come in ogni caso le debite eccezioni) di tutti gli 'addetti ai lavori', medici, personale di ogni professione sanitaria, amministrativi e tutti gli altri. Non sembra quindi generoso - ha concluso Silveri -, magari per voler denigrare una persona, sventolare qualunque straccio che capiti a portata di mano, poiché questo, di fatto, si concretizza in una denigrazione generale delle nostre strutture e delle nostre professionalità le quali, grazie a Dio, badando ai bisogni della gente, stanno mostrandosi superiori a questi localismi di basso profilo che hanno magari la presunzione di volersi chiamare politica".
I dati a confronto
Avrete già notato, probabilmente, che i dati forniti da Silveri e da Cialente non combaciano affatto. Infatti, se è vero che il primo cittadino ha fornito informazioni - lo ripetiamo ancora, ufficiose - sul 2012, Silveri ha fornito i dati intra-Regione per le prestazioni che fanno riferimento al 2011 e, appunto, al 2012. Invece, per l'extra-Regione il riferimento è al 2010 e al 2011. Dunque, possiamo tentare un confronto solo sui dati riferibili alla mobilità attiva e passiva intra-Regione.
Al sindaco Cialente, risulta una mobilità passiva intra-Regione che è costata alla Asl 15milioni e 813mila euro e una mobilità attiva che, invece, ha permesso di recuperare 9milioni e 620mila euro. Al manager Silveri, mobilità passiva intra-Regione costata poco più di 25milioni e mobilità attiva che ha permesso di recuperare 15milioni e 812euro. Insomma, sul 2012, i dati di Cialente erano anche migliori di quelli forniti da Silveri. Che però racconta di un importante recupero in termini di mobilità attiva extra-Regione. Purtroppo, i dati forniti da Silveri sono ancora grezzi e non suddivisi per aree geografiche e per distribuzione dei ricoveri, disciplina per disciplina.
Non abbiamo altro. Tuttavia, abbiamo disegnato almeno un quadro - dai contorni incerti, evidentemente - della situazione della Asl 'L'Aquila-Avezzano-Sulmona'. Aspettiamo il 6 agosto. La promessa del sindaco è di fornire alla città i dati completi, ospedale per ospedale, reparto per reparto.
Per rispondere a domande importanti, al di là del dibattito politico che si è scatenato intorno alla figura del manager della Asl. Cosa serve per dare risposte alle esigenze dei cittadini? Quali specialità? Perché si registra tanta mobilità passiva? E per quali discipline sanitarie? Rispondendo a queste domande, sarà possibile assicurare una migliore qualità dell'assistenza, una migliore organizzazione, con un corretto impiego delle risorse e una contestuale riduzione delle liste d'attesa.