Nuovi impianti da sci per 23,7 milioni di euro pubblici a Passolanciano-Maielletta, dall'Ente Parco nazionale della Maiella pesanti censure al progetto preliminare di ARAP. SOA, SLO, LIPU e ALTURA: prime conferme alle criticità sollevate dalle associazioni.
L'Ente Parco Nazionale della Maiella è intervenuto entro i termini fissati dalla Regione nella conferenza di servizi preliminare esprimendo pesanti dubbi sugli elaborati depositati da ARAP per la realizzazione di nuovi impianti per lo sci nel bacino Passolanciano-Maielletta con una spesa di ben 23,7 milioni di euro di fondi pubblici. ù
Nelle proprie osservazioni l'Ente rileva addirittura la mancanza di un documento centrale, lo Studio di Incidenza Ambientale, obbligatorio per tutti gli interventi previsti in siti Natura2000 protetti a livello comunitario.
Ricordiamo che nell'area ci sono decine di specie e habitat tutelati dalle direttive europee, dall'Aquila reale all'Orso bruno. Già questo la dice lunga sul livello di approfondimento progettuale, visto che lo studio di incidenza dovrebbe guidare le scelte relative ad interventi in siti così preziosi e vulnerabili.
Poi esprime pesanti critiche al progetto di innevamento artificiale, da 7 milioni di euro, ritenendolo sovradimensionato e molto costoso, anche dal punto di vista gestionale. Il Parco di fatto chiede lo stralcio dell'intervento a favore di iniziative più coerenti con un utilizzo dell'area a minor impatto ambientale.
Sul faraonico impianto di risalita da Roccamorice da 11 milioni di euro, su cui le associazioni avevano sollevato forti criticità in quanto ben diverso da un mero impiantino di collegamento tra Passolanciano e Maielletta, l'ente parco evidenzia che il Piano d'Area esclude opere stradali e similari dal versante pescarese connesse ad un eventuale impianto dallo stazzo di Roccamorice.
A questo punto le associazioni fanno notare che la soluzione prevista perde qualsiasi ragione d'essere visto che la connessione tra i due bacini può avvenire con soluzioni meno dispendiose e meno impattanti (ammesso e non concesso che in epoca di crisi climatica sia effettivamente utile spendere altri soldi pubblici in questa direzione in un parco nazionale).
Unica valutazione positiva dell'Ente sul progetto quella sui tre parcheggi di scambio previsti, di cui il parco rivendica l'ideazione e per i quali chiede il potenziamento attraverso l'acquisto di navette con i risparmi ottenuti tagliando e rimodulando gli altri interventi.
Le associazioni Stazione Ornitologica Abruzzese, Salviamo l'Orso, Lega Italiana Protezione Uccelli e Altura - Associazione per la Tutela degli Uccelli Rapaci e dei loro Ambienti, ritengono che quanto sollevato dall'Ente Parco debba portare a un profondo ripensamento sull'impostazione del progetto, tutta incentrata sul carosello dello sci e non sulla risoluzione a 360 gradi delle criticità del turismo dell'area, evidenti soprattutto nei mesi primaverili ed estivi.
Bisogna in primo luogo investire sulla tutela di un patrimonio naturalistico unico, tenendo conto di tutte le opportunità connesse. In ogni caso documenti così carenti non possono certo proseguire l'iter previsto dalle leggi.