Venerdì, 23 Dicembre 2022 17:21

Consiglio comunale, approvato nuovo contratto di servizio con il Centro Turistico del Gran Sasso

di  Redazione

Consiglio comunale, approvato il nuovo contratto di servizio con il Centro Turistico del Gran Sasso. Via libera anche alla razionalizzazione delle partecipazioni del Comune nelle spa.

Il Consiglio comunale dell’Aquila ha approvato stamani il nuovo contratto di servizio con la società partecipata Centro Turistico del Gran Sasso per il triennio 2023-2025.

Il contratto prevede due segmenti, quello del trasporto a fune (funivia del Gran Sasso e impianti di Campo Imperatore) e la valorizzazione della montagna più alta degli Appennini unitamente alla promozione turistica del territorio.

“Vengono pertanto ricondotti a un unico rapporto due elementi strategici che finora viaggiavano su binari diversi – ha spiegato l’assessore alle società Partecipate, Paola Giuliani – con evidenti vantaggi in termini di efficacia ed efficienza dei servizi svolti. L’importo del contratto, che l’amministrazione comunale corrisponderà alla società, è pari a 1 milione e 138 mila euro circa l’anno, da cui verranno scomputati le somme relative alle rate dei debiti della partecipata nei confronti dell’ente proprietario e i canoni di affitto per gli immobili in cui hanno sede la società e l’info point di Piazza Battaglione degli Alpini. Il contratto, dunque – ha proseguito Giuliani – mette la parola fine a una situazione di criticità legata, per l’appunto, all’esposizione debitoria del Centro turistico nei confronti del Comune e per le locazioni delle sedi in cui l’azienda opera a vario titolo. Inoltre, va considerato che il contratto è triennale, prorogabile per un altro triennio, e ciò consentirà alla società di predisporre programmi di più ampio respiro”.

L’Aula ha inoltre dato il via libera alla razionalizzazione periodica delle partecipazioni azionarie del Comune, con l’analisi dell’assetto complessivo di cui l’ente possiede partecipazioni dirette o indirette. 18 i voti a favore, 10 contrari.

Nella delibera, illustrata in Aula dall’assessore alle Partecipate, Paola Giuliani, viene riepilogata l’entità del capitale delle società, pari al 100% per Ama (trasporti), Afm (farmaceutica), Centro turistico del Gran Sasso (trasporto a fune e turismo), Sed (informatica), mentre per la Gran Sasso Acqua (ciclo delle acque) il Comune dell’Aquila possiede il 46,15% e per l’Asm (ciclo dei rifiuti) il 99,9%, essendo entrati nella società, tra il 2018 e il 2022, i Comuni di San Pio delle Camere, Montereale, Capitignano, Campotosto, Scoppito, Pizzoli, Villa Sant’Angelo e Fagnano Alto.

Tre invece sono le strutture di cui il Comune detiene partecipazioni indirette: Cogesa (raccolta, trattamento e smaltimento rifiuti), per lo 0,083%, Banco Marchigiano, già Banca del Gran Sasso (servizi finanziari) per lo 0,087% e Consorzio Ski Pass dei Parchi per il 23%.

Illustrando il provvedimento, l’assessore Giuliani ha confermato l’intenzione dell’amministrazione quanto alla condivisione degli uffici amministrativi di Ama e Centro turistico del Gran Sasso, vista l’analogia dell’oggetto sociale concernente il trasporto, e di dismettere le quote dell’ex Banca del Gran Sasso, non appena sarà trovato un compratore.

Il Consiglio ha poi espresso favorevole a due provvedimenti regionali, riguardanti l’autorizzazione al mutamento di destinazione d’uso per attività estrattiva di terre civiche a Filetto e per un terreno a Bagno. Assenso dell’Aula anche a due ordini del giorno. Uno (primo firmatario Daniela Bontempo, Lega) riguarda il sostegno e l’adesione del Comune alle iniziative della Coldiretti contro il cibo sintetico.

In particolare, con il documento il sindaco e la giunta vengono impegnati ad appoggiare le azioni di sensibilizzazione riguardanti i pericoli del cibo sintetico “avvalorati anche dal mondo accademico e scientifico”.

L’altro (primo firmatario Leonardo Scimia, Fdi) impegna il sindaco a far avviare uno studio che si occupi di redigere una pianificazione della possibile ramificazione territoriale che potrebbe avere una rete di teleriscaldamento nel territorio comunale, con la ricerca di un modello di gestione della rete stessa attraverso una società partecipata del Comune e un’analisi sul rapporto costi-benefici per la comunità, con i vantaggi che potrebbero avere i cittadini.

Per rendere possibile tale operazione, il documento chiede l’allestimento di un tavolo di lavoro con Università, Regione (Genio civile, Foreste e Parchi in particolare), i settori del Comune interessati, la Gran Sasso Acqua, l’Asm e tutti gli altri enti e società che si riterrà opportuno coinvolgere.

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