Dopo la sentenza 242/2019 della Corte costituzionale sul caso Cappato/Antoniani, l’aiuto medico alla morte volontaria, il cosiddetto “suicidio assistito”, oggi in Italia è possibile per le persone malate che possiedono i requisiti previsti dalla Consulta.
Eppure, nonostante la possibilità di ottenere questo tipo di aiuto, il Servizio Sanitario non garantisce tempi certi per effettuare le verifiche e rispondere alle persone malate che hanno diritto di porre fine alla propria vita. Così le persone maggiorenni affette da patologie irreversibili, con gravi sofferenze fisiche o psicologiche, pienamente capaci di prendere decisioni libere e consapevoli, tenute in vita da trattamenti di sostegno vitale, che intendono interrompere la propria vita, rimangono in attesa di ASL e Comitati Etici territoriali che, per svolgere le loro funzioni di verifica delle condizioni, possono impiegare mesi.
Per questo, nel rispetto delle competenze territoriali, Liberi Subito con l’Associazione Luca Coscioni inizia la raccolta firme per delle proposte di legge regionali che garantiscano il percorso di richiesta di “suicidio” medicalmente assistito e i controlli necessari in tempi certi, adeguati e definiti.
Ad oggi sono otto le regioni coinvolte nella raccolta firme, tra queste anche l'Abruzzo che inizierà la campagna di sensibilizzazione nel marzo del 2023.