Ormai è divenuta drammatica la situzione che sta vivendo l'indotto di Campo Imperatore, un annus horribilis con una stagione senza neve che comporta una serie di importanti ricadute per il territorio, in particolare quella occupazionale.
Sono infatti oltre 350 le perdite di posti di lavoro causate da questa stagione anomala. Per il Centro turistico del Gran Sasso sono tra il 30 e il 40% le perdite, nonostante la funivia continui a funzionare regolarmente registrando numeri discreti, ma questo non basta a rimettere in sesto un settore stremato dalle condizioni meteo e ridotto in ginocchio.
Abbiamo intervistato ai nostri microfoni l'amministratore unico del Centro turistico del Gran Sasso Dino Pignatelli il quale ha sottolineato che è stato ormai perso il periodo migliore della stagione con un paesaggio che Pignatelli non stnta a definire estivo.
"La situazione è pesante abbiamo perso le giornate natalizie, ormai non si recupererà più per quat'anno. Nonostante la funivia funzioni a pieno ritmo e nonostante si raggiunga le 1000 salite stiamo perdendo la massa degli sciatori. La situzione è anomala. Abbiamo dovuto mandare a casa del personale già assunto, mentre per quanto riguarda il personale fisso gli stiamo facendo"
Sul tema abbiamo sentito anche il direttore della scuola sci di Campo Imperatore Luigi Faccia il quale ha messo in evidenza come ad inizio anno siano stati fatti anche degli investimenti per la stagione mente ora ci si ritrova in questo stop forzato.
"In una regione in cui ci sono 20 stazioni sciistiche si deve prevedere un fondo rischi per le attività di montagna. Ci sono in ballo quasi 500 posti di lavoro che attualmente sono a casa e rischiano di rimanerci. Il nostro è un settore che fa PIL che cra occupazione e ricchezza ma che contribuisce anche a dare una buona immagine dell'Abruzzo. Perchè l'Abruzzo è una regione alpina dell'appennino, per questo deve farsi capofila in questa situazione."