Rubata a L’Aquila un’ambulanza della Croce Rossa, ritrovata successivamente a Pescara grazie alla telefonata da parte di un meccanico che, su via Raffaello, si era trovato il mezzo davanti alla saracinesca. “Un’atto ignobile” commenta il Sindaco Pierluigi Biondi.
Sull'ambulanza sono stati disposti controlli immediati di polizia scientifica e artificieri.
Dopo l’accaduto solidarietà e sostegno sono stati espressi dal sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, al presidente del comitato, Marco Antonucci, e a tutti i volontari e al personale sanitario del comitato Croce Rossa del capoluogo d’Abruzzo.
“Un atto che mortifica l’attività di donne e uomini che rappresentano un’eccellenza del territorio e un’istituzione di valenza mondiale. - ha dichiarato il primo cittadino – La sottrazione del mezzo di soccorso, fortunatamente rinvenuto e su cui le autorità competenti indagheranno per individuare cause e responsabilità, oltre che un reato è un’evidente e profonda mancanza di rispetto per quanto la Cri ha fatto e continuerà a fare per sostenere fragilità sociali, malati e chi versa in condizioni difficoltà, aquilani e non, come testimoniato dall’impegno per supportare la popolazione ucraina, tanto in città quanto nel teatro di guerra attraverso i corridoi umanitari per la consegna di beni di prima necessità. Così come nessuno di noi può dimenticare la grande e preziosa collaborazione fornita nel corso dei mesi più duri della pandemia, contribuendo con personale e mezzi per gli screening sulla popolazione, o in quelli del post terremoto. L’Aquila ha un legame profondo con la Croce Rossa, non è un caso se una delle sue arterie stradali principali è ad essa dedicata, e sono sinceramente vicino all’amico e presidente Marco Antonucci, ai suoi collaboratori e quanti operano nel comitato locale Cri, verso i quali rinnovo i sentimenti di amicizia e gratitudine per l’impegno e la professionalità che quotidianamente mettono a servizio della nostra comunità”.