"Siamo felici che finalmente, a seguito delle assemblee pubbliche organizzate dai circoli Pd di Paganica e Sassa nell’ambito della Costituente L’Aquila domani, la mancata ricostruzione delle scuole sia tornata al centro dell’agenda politica" afferma il Partito Democratico del capoluogo a seguito della convocazione della seconda e della terza Commissione, in programma per domani, con un focus proprio sul tema della ricostruzione delle scuole.
"E’ francamente sconcertante che, sebbene l’amministrazione comunale tenga fermi in cassa milioni e milioni di euro pur avendo ottenuto procedure semplificate per l’avvio dei cantieri, all’Aquila oltre 4 mila ragazze e ragazzi frequentino ancora le lezioni nei Musp, moduli ad uso scolastico provvisorio pensati per un periodo di funzione di 5 anni. Ancor più sconcertante che le uniche scuole ricostruite, i plessi di Arischia e Pettino, siano stati avviati dalla amministrazione Cialente. Eppure, nel 2017 – in piena campagna elettorale – il sindaco Biondi prometteva la definizione “immediata” di una “ricognizione degli spazi pubblici disponibili per capire dove collocare gli studenti ospitati in scuole in cui non fossero state effettuate le verifiche di vulnerabilità degli edifici”: più di cinque anni dopo, le studentesse e gli studenti sono ancora dov’erano nel settembre 2017."
"Non solo- continua la nota stampa- Biondi proponeva "Piano straordinario per le scuole", che garantisse "la piena sicurezza degli edifici" e che individuasse "soluzioni architettoniche, arredi e strumenti di lavoro correlati alle metodologie didattiche"."
Per il Pd aquilano si sono rivelate "promesse tradite, sulla pelle delle future generazioni. A settembre prossimo, la maggior parte delle bambine e dei bambini dell’Aquila nati 8 anni dopo il terremoto inizieranno la scuola primaria in un Musp. Una vergogna."
"Martedì 17 gennaio, alle 15 e alle 17, parteciperemo alle Commissioni consiliari richieste dai consiglieri di opposizione che dovrebbero finalmente fare chiarezza sul piano per l’edilizia scolastica non ancora definitivo e sui servizi che il Comune intende garantire alle studentesse e agli studenti. Avvisiamo fin d’ora, però, che se non dovessero arrivare risposte esaustive, in attesa del Consiglio comunale straordinario che le opposizioni si sono impegnate a far convocare, non mancheremo di far sentire la nostra voce sotto le finestre di Palazzo Fibbioni, con un sit-in alla presenza di insegnanti e genitori." conclude il Partito Democratico.