Mercoledì, 18 Gennaio 2023 16:42

Oggi a Roma i vertici dell'UPI hanno incontrato il Ministro Calderoli

di  Redazione

Nella sede nazionale UPI (Unione delle province d'Italia) di Roma si è tenuta questa mattina una riunione molto importante per il futuro delle Province italiane.

Il Ministro Calderoli ha incontrato i vertici nazionali UPI per illustrare il piano di revisione della legge Delrio di cui si è tanto discusso negli ultimi tempi.

Il disegno di legge cui sta lavorando il Governo per rivedere la legge 56/14 sulle Province reintrodurrà le elezioni dirette per Presidenti e Consigli, prevederà una Giunta riportando tutti i mandati degli organi a 5 anni, ma soprattutto amplierà le funzioni di queste istituzioni, puntando sulla programmazione dello sviluppo locale e sugli investimenti.

Sono questi i principali cambiamenti in programma che sono stati illustrati dal titolare degli Affari regionali e l'Autonomia, Roberto Calderoli, oggi nel corso di un incontro nella sede UPI nazionale a Piazza Cardelli. L’obiettivo di questo iter legislativo è quello di dare alle Province gli stessi poteri e le stesse competenze di cui godono oggi le città metropolitane.

Più nello specifico si tratta della gestione dello sviluppo strategico del territorio, della promozione integrata dei servizi, delle infrastrutture e delle reti di comunicazione fino alla cura delle relazioni istituzionali afferenti al proprio livello, comprese quelle con le città e le aree metropolitane europee.

“Siamo estremamente soddisfatti dell’incontro di oggi – ha dichiarato il Presidente della Provincia dell’Aquila e Presidente Upi Abruzzo Angelo Caruso - Il Ministro Calderoli ci ha informati sull'intenzione del Governo di operare in stretto raccordo con il Parlamento dove è già avviata la discussione sui Disegni di Legge presentati da tutte le forze politiche. Ci sono tutti i presupposti per arrivare presto ad una conclusione positiva di questo processo. Il rafforzamento delle Province è un passo fondamentale per restituire dignità, rappresentanza e centralità a tanti piccoli comuni che sono stati negli ultimi anni sempre più marginalizzati”.

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