Martedì, 24 Gennaio 2023 11:57

Monte Cefalone, dopo 6 anni una ferita aperta, il ricordo di Marinangeli

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Fra i ricordi nefasti legati alla giornata di oggi c’è il tragico incidente di Monte Cefalone.

Sono passati già 6 anni da quel 24 gennaio 2017, quando persero la vita il dottor Walter Bucci e l'infermiere Giuseppe Serpetti, sanitari del 118 dell'Ospedale San Salvatore dell'Aquila, il tecnico di bordo Mario Matrella, Davide De Carolis tecnico del soccorso alpino, il pilota Gianmarco Zavoli, e il paziente soccorso, Ettore Palanca.

L'incidente avvenne a distanza di una settima dalla strage di Rigopiano, ai cui soccorsi i sanitari dell'Aquila avevano partecipato con abnegazione.

 Quel giorno, l’elisoccorso del 118 precipitò nei pressi del Monte Cefalone, non lontano dalla piana di Campo Felice.

Il dramma di quel giorno, di quella notizia che colpì come un pugno nello stomaco, è ancora vivo. Al pensiero di ciò che accadde ancora viene il magone. Una ferita incancellabile che invita tutti noi a riflettere, un monito che ci ricorda l'importanza del personale sanitario, della sicurezza sul lavoro, della capacità di affrontare le situazioni di emergenza. 

Abbiamo ascoltato proprio su questo il referente sanitario regionale per le emergenze della Regione Abruzzo, Franco Marinangeli, che ha ricordato le vittime di quel tragico giorno da collega, da concittadino e da amico. 

Il dottor Marinangeli parla di quanto accadde sei anni fa come di un a "Tragedia immane".

"Dal giorno successivo a quella tragica giornata abbiamo cominciato a pensare come ricordare quei colleghi che non c'erano più, proprio per questo ogni anno organizziamo un evento per ricordarne l’umanità, le capacità anche professionali, la sensibilità rispetto ai pazienti, perchè innanzitutto si trattava di due colleghi ma anche di due amici".

Anche per la giornata di oggi è stata organizzata una commemorazione: alle ore 11.00 all’Aquila presso la Chiesa di Santa Maria del Suffragio (Anime Sante), l’Accademia Medica “Salvatore Tommasi” onlus organizza, in collaborazione con il Dipartimento di Emergenza e Accettazione della ASL Avezzano Sulmona L’Aquila, una celebrazione religiosa per ricordare le vittime dell’incidente; mentre alle ore 14:30 si terrà un corso di formazione, dal titolo "Dipartimento di Emergenza e Accettazione Asl 1 Abruzzo – verso la riorganizzazione dei percorsi assistenziali” dedicato agli operatori (medici e Infermieri) appartenenti al Dipartimento di Emergenza e Accettazione della ASL Avezzano-Sumona-L’Aquila che si svolgerà presso l’Università degli Studi dell’Aquila – Polo Didattico Blocco 0 – Aula Magna Alan Turing Coppito.

 Infatti lo stesso Marinangeli ha sottolineato che si è deciso di svolgere ogni anno anche una commemorazione di tipo scientifico "perché ormai abbiamo dato a questi nostri amici anche una immagine di persone, di sanitari che ci devono condurre sulla strada e la professionalità ai massimi livelli nell’ambito dell’emergenza".

Con lo stesso fine l'Università dell'Aquila ha intitolato un centro di formazione all’interno dell’università con la sigla di quell’elicottero scomparso, "questo" prosegue Marinangeli "per fare in modo che ciò che è accaduto possa anche servire per costruire percorsi più sicuri nell’ambito di lavoro a tutto campo. Quello in cui si è verificata la tragedia di sei anni fa fu un luogo di lavoro un po’ inusuale, un elicottero, ma realtà loro rappresentano un po’ il simbolo tutte quante le morti evitabili sul lavoro"

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