Mercoledì, 25 Gennaio 2023 17:32

Ex ricercatori Intecs, arrivata l'ulteriore sentenza che da ragione ai lavoratori

di  Redazione

Ancora una volta la Giustizia dà ragione agli ex ricercatori Intecs, il 22 dicembre 2022 è arrivato l'ulteriore pronunciamento sull'illeggittimità del licenziamento.

Nel dicembre 2017 l'allora INTECS (oggi TECHNOLABS in fallimento) decideva di chiudere la sede aquilana e di licenziare i circa 60 ricercatori, divenuti disoccupati.

A seguito del pronunciamento del Giudice del lavoro dell'Aquila che dichiarava illegittimo il licenziamento intimato dall'allora INTECS, l'INPS dell'Aquila decideva di sospendere l'erogazione dell'indennità di disoccupazione (NASPI) ai ricercatori e di richiedere indietro le somme già erogate, lasciando intere famiglie prive di qualsiasi forma di sostegno al reddito.

Da subito la FIOM, insieme agli avvocati della CGIL e alle strutture dei servizi della CGIL, si è schierata dalla parte degli ex lavoratori INTECS sia nel rivendicare l'illegittimità del licenziamento e il diritto all'indennità di NASPI, sia nel cercare soluzioni occupazionali alla vertenza coinvolgendo le Istituzioni locali e nazionali.

Dopo i pronunciamenti sull'illegittimità del licenziamento, il Tribunale del Lavoro e la Corte d'Appello dell'Aquila, con sentenze rispettivamente del 29 novembre 2021 e 22 dicembre 2022, hanno riconosciuto agli ex lavoratori INTECS anche il diritto all'indennità di NASPI, annullando quindi la decisione dell'INPS.

I pronunciamenti sul diritto alla NASPI, ottenuti grazie al lavoro dell'avv. Luca Salciccia, oltre a rendere giustizia agli ex lavoratori INTECS, risultano particolarmente rilevanti per essere i primi in Italia nel loro genere e dunque rappresentano un contributo essenziale nell'affermazione del diritto all'indennità di NASPI per chi perde il lavoro.

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