L’ANPI abruzzese sull’aggressione al Liceo Michelangelo di Firenze: "il coraggio della Dirigente scolastica e l’ignavia del Presidente Marsilio"
"Le cose vanno chiamate con il loro nome. Nelle Istituzioni, in particolare, sarebbero necessarie parole che non lascino spazio a nessuna ambiguità e tantomeno a falsità. A Firenze dei giovani ragazzi sono stati violentemente aggrediti da un gruppo di giovani di Azione Studentesca, un movimento che ruota intorno all’area di estrema destra, tanto che, pur in attesa che le indagini facciano il loro corso, tra coloro che hanno assistito alla scena o hanno visionato i filmati relativi ad essa, si è parlato immediatamente di squadrismo fascista, sia per la posizione indifesa degli aggrediti, sia per la brutalità dell’attacco." scrive l'ANPI in una nota stampa.
"Quell'aggressione a calci e pugni subìta dai giovani studenti del liceo di Firenze non è stata immediatamente condannata e censurata dai rappresentanti del Governo nazionale come sarebbe dovuto avvenire. Addirittura, secondo il Presidente della Regione Abruzzo Marsilio sarebbe stata legittima difesa! Una distorsione gravissima dei fatti! Il Presidente si vergogni di fronte ai ragazzi assaliti e a tutti i giovani che conoscono la vicenda!" denuncia l'ANPI.
"La risposta che più è stata vicina ai giovani studenti è venuta dalla Scuola con la lettera della Dirigente scolastica dell’Istituto “Leonardo Da Vinci” di Firenze: con parole semplici e potenti ha esortato i giovani a combattere la violenza e l’indifferenza ricordando a tutti cosa insegna la Storia. Purtroppo molti rappresentanti delle istituzioni democratiche, dimenticano la loro funzione politica, etica e civile e tralasciano di svolgere il proprio ruolo nel solco dei valori costituzionali, sui quali prevale - sempre - il rispetto della persona umana. Ci auguriamo che il Presidente Marsilio smentisca le sue affermazioni e soprattutto si scusi con i tanti giovani che avrebbero diritto di vedere nei rappresentanti delle istituzioni democratiche un esempio da seguire." conclude l'ANPI Abruzzo.