"Oggi 8 marzo, abbiamo svegliato la città dal suo quotidiano torpore, riprendendoci gli spazi che ci vengono negati da millenni." così il Collettivo Malelingue della città di Teramo ha esposto cartelli con messaggi di lotta e speranza sui busti che fiancheggiano il viale dei tigli e che "rappresentano la secolare esclusione delle donne dagli spazi pubblici, dal campo letterario, degli studi e delle professionalità, dalla storia"
"Le donne per millenni sono state relegate agli spazi privati, destinate ad essere l'angelo del focolare, dedite alla cura della casa e della famiglia, eccetto che per timide fortunate eccezioni. In parte oggi è ancora così, in tante parti del mondo ancora peggio. Noi, che tutti vi preoccupate di "festeggiarci", oggi ci siamo volute riprendere il nostro spazio e lo abbiamo fatto con delle donne combattenti, con delle donne che hanno fatto la "nostra storia". Lo abbiamo fatto con delle donne che rappresentano la nostra resistenza e che sono state rese invisibili per il loro genere ma ancora di più per le loro posizioni politiche, per questioni razziali e, soprattutto, di classe. Lo abbiamo fatto con dei messaggi che rappresentano la nostra idea di transfemminismo. Contro il patriarcato, il razzismo, il fascismo e il capitale. Buon 8 marzo di lotta!" conclude il Collettivo Maleligue.