Venerdì, 10 Marzo 2023 10:24

"Fermare la strage subito": a L'Aquila il presidio per dire basta alle stragi in mare

di  Redazione

"FERMARE LA STRAGE SUBITO!" anche L'Aquila aderisce alla giornata di protesta per dire basta alle stragi in mare.
Il presidio è convocato per sabato 11 marzo 2023, alle ore 12.00, sotto i portici della Prefettura.

Dopo l'ennesimo tragico naufragio del 26 febbraio scorso sulle coste Italiane e che ha causato oltre 72 vittime, associazioni e movimenti nazionali si sono dati appuntamento sabato 11 marzo a Cutro per una grande manifestazione di protesta, per dire BASTA alle stragi in mare, per chiedere che siano accertate le responsabilità del naufragio e attivare da subito politiche europee di soccorso nel Mediterraneo.

Prima di decidere la destinazione di profughi e immigrati, le persone in pericolo vanno salvate.

Come in tante altre città d’Italia anche all’Aquila si svolgerà un presidio di solidarietà sabato 11 marzo alle ore 12.00 davanti alla Prefettura dell´Aquila: i partecipanti indosseranno una fascia bianca al braccio in memoria delle vittime del naufragio.

"Con questo appuntamento vogliamo dire basta ad ogni strumentalizzazione politica e, riprendendo l´appello nazionale, chiediamo: un’indagine seria che faccia chiarezza su quanto è successo; una Commissione parlamentare di inchiesta sulle stragi di frontiera; l´immediata attivazione di un programma europeo di ricerca e salvataggio in tutto il Mediterraneo, sollecitando il governo italiano a chiedere agli Stati membri di implementare questo programma; l´attivazione di visti umanitari previsti dal Regolamento Europeo dei Visti, per consentire alle persone in fuga da guerre e violenze l’attraversamento delle frontiere europee in sicurezza e legalità; l´attivazione di ogni via d’accesso, a partire dai reinsediamenti, dai corridoi e da altre forme di sponsorship e l´ampliamento dei canali regolari di ingresso, senza usare questi strumenti per giustificare politiche di chiusura e respingimenti delegati a governi non UE. Solo così si combattono scafisti e trafficanti di esseri umani; di fermare ogni iniziativa e programma di esternalizzazione delle frontiere e di promuovere accordi bilaterali vincolati dal rispetto dei diritti umani e non dal controllo dei flussi migratori." dichiarano gli organizzatori del sit-in.

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