Giovedì, 30 Marzo 2023 18:18

I familiari delle vittime di Rigopiano incontrano Meloni. Richiesta l'istituzione di Procura Nazionale per le stragi italiane

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Nel pomeriggio di oggi la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha incontrato a Palazzo Chigi una delegazione dei parenti delle vittime della tragedia di Rigopiano, che nel 2017 vide la morte di 29 persone a causa di una valanga. La delgazione è stata accompagnata all'incontro dal Presidente della regione Abruzzo Marco Marsilio. 

L'incontro è nato dalla volontà del comitato dei familiari delle vittime di Rigopiano di andare fino in fondo sulla vicenda della distruzione del resort di Farindola. Dopo la sentenza di primo grado del Tribunale di Pescara, emessa il mese scorso, che ha deciso cinque condanne e 25 assoluzioni, il comitato si è rivolto al Governo. 

Il Presidente Marsilio a Margine dell'incontro ha descritto il momento appena vissuto come "molto cordiale e toccante a livello umano" e poi ha dichiarato:

"La tragedia di Rigopiano è stata unica nel suo genere. C'è grande amarezza e preoccupazione per il fatto che ci siano voluti sei anni per arrivare al primo grado di giudizio nonostante il rito abbreviato. Noi ci impegneremo affinchè il processo di appello avvenga nei tempi più stretti possibile, in modo tale che si possa arrivare ad una giustizia nei tempi utili perchè si possa parlare realmente di giustizia".

Non sono passate inosservate le lacrime di commozione della Presidente del Consiglio, data la portata dell'incontro. Marsilio ha raccontato che Meloni "si è commossa quando ha ricevuto la lettera" di una ragazzina che a Rigopiano perse la mamma: "Ha mostrato la sua tipica umanità anche in questa occasione. Ma d'altronde è difficile non commuoversi quando vedi padri, vedovi che ti scrivono una lettera, o mamme che non riescono a capacitarsi delle perdita dei propri figli. È chiaro che sono incontri molto toccanti". 

Fra le proposte avanzate dai familiari delle vittime a Meloni c'è l'istituzione di una Procura nazionale che si occupi di tutte le grandi stragi italiane:

"L'incontro è andato molto bene - ha raccontato Gianluca Tanda, che nella tragedia ha perso il fratello - Abbiamo esposto le nostre problematiche, abbiamo raccontato semplicemente la nostra storia, il paradosso di questa giustizia. Ovviamente lei non può intervenire in merito ma abbiamo fatto delle proposte. Una su tutte, una Procura a livello nazionale che si occupi delle grandi stragi italiane, che si muove dove c'è una strage proprio per evitare questo. Abbiamo provato a immaginare un Paese senza stragi, si può fare, si possono iniziare a fare i primi passi. Abbiamo anche esposto il problema delle morti sul lavoro, perché cinque dei nostri cari non hanno avuto riconosciuto questo diritto".

"Tutto questo - ha precisato - lo abbiamo fatto, purtroppo, non più per noi, perché ormai quello che è successo a noi non ci potrà più riaccadere. Lo abbiamo fatto per tutti quelli che verranno dopo purtroppo, per quel 'mai più' che scriviamo sugli striscioni in tutte le nostre manifestazioni. Saremo presenti ovviamente il 5 e il 6 a L'Aquila dove, come Comitato nazionale, faremo un nostro intervento e spiegheremo le nostre soluzioni. Poi ci rincontreremo sicuramente per pianificare al meglio gli obiettivi che ci vogliamo prefissare da qui a breve. Il presidente non ha preso nessun impegno, ci ha detto che lavorerà sicuramente e sarà attenta alla nostra situazione, ascolterà le nostre richieste che adesso scriveremo e le invieremo".

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