"Nella giornata di sabato abbiamo ricevuto la telefonata da parte di una signora che ha trovato 4 cuccioli con ancora il cordone ombelicale attaccato, in un prato accanto a un sacchetto a L’Aquila, nella Frazione di Paganica. I piccoli, abbandonati subito dopo il parto, sono probabilmente e miracolosamente riusciti a uscire dal sacchetto. È stato immediatamente allertato il Servizio Veterinario della Asl che è intervenuto per mettere in sicurezza gli animali, ora affidati alla nostra Associazione". E' quanto ha denunciato, attraverso una nota, dalla Lega Nazionale per la Difesa del Cane Sezione di L'Aquila.
“Siamo onestamente molto sconcertati e avviliti, nel 2023 è impensabile che vengano commesse queste atrocità. Stiamo facendo e faremo di tutto per garantire la sopravvivenza di queste creature, ma l’assenza della madre nei primissimi momenti, ci preoccupa molto. La madre oltre a star soffrendo per il distacco dai cuccioli, potrebbe incorrere in patologie pericolose quali la mastite, non avendo cuccioli da allattare” dichiara Caterina Bonati Fagioli, vicepresidente della Sezione di L’Aquila della Lega Nazionale per la Difesa del Cane.
“Sarebbe stato sufficiente contattare il Servizio Veterinario o la nostra Associazione affinché mamma e cuccioli potessero essere accolti e non gettati come immondizia. L’abbandono è un atto profondamente crudele. Da anni la Lega del Cane è al fianco dei cittadini e degli Enti locali, portando avanti campagne di informazione e sensibilizzazione per prevenire il randagismo: con la sterilizzazione, l’adozione responsabile e la microchippatura è possibile porre fine a questa piaga” prosegue Bonati Fagioli.
Ringraziando la persona che è intervenuta e non si è girata dall’altra parte soccorrendo questi animali e attivandosi subito per metterli in sicurezza, ci permettiamo di ricordare che, secondo la legge, l’abbandono di un animale è un reato e prevede l’arresto fino a un anno e una multa tra i mille e i 10mila euro. Ciò nonostante, ripetutamente, il numero degli animali abbandonati tende a essere ancora troppo alto. E ne approfittiamo per fare qualche considerazione. Ad esempio, avvilente, incivile e disumano è il caso dove abbandonare un cucciolo di animale non nasce da una necessità, ma solo dalla scomodità di prendersi cura dell'animale o di scegliere magari una vacanza adeguata che possa considerare il cane, il gatto o qualsiasi altro animale domestico come parte della famiglia.
Ad un certo punto è come se il padrone smetta improvvisamente di essere amorevole per trasformarsi in un padrone vigliacco e meschino che fa scendere dall’auto il proprio cane, magari in un posto di sperduto, e scappa via senza guardarsi indietro. Ma l'abbandono degli animali non induce un senso di colpa nei padroni? Nasce il sospetto che non è il senso di colpa il punto centrale della questione. Alcune di queste persone hanno, probabilmente, un’immagine di se stessi che rievoca in loro un senso di indegnità. Evidentemente, per qualche ragione, a noi sconosciuta, si è creato in loro un senso di vuoto, di squallore, di inconsistenza. Forse non si sono visti considerati adeguatamente, non hanno sentito la sostanza della loro identità, si sono sempre ritenuti anonimi. Quindi la colpa, perchè è una colpa, che viene provocata dall’abbandonare un animale domestico al quale sono affezionati è superata dal fatto di negare gli affetti, i sentimenti e semplici emozioni, perché è questo che hanno raccontato a se stessi
Speriamo che i cuccioli possano sopravvivere, nonostante le criticità. Cani che vengono adottati o comprati e che danno all’uomo un amore incondizionato che, troppo spesso, l’uomo non merita. Ricordiamo che la Lega del Cane di L’Aquila è sempre a disposizione, per necessità si può contattare il 329.9064859 oppure scrivere una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. .