Sabato, 13 Maggio 2023 18:02

Parco Sirente del Velino, Rifugio la Vecchia torna a nuova vita

di  Redazione

Il rifugio La Vecchia, ricovero a quota 1830 metri sul colle di Mandra Murata nel cuore degli Appennini, sarà ristrutturato.
Parte il progetto "Riportiamo la magia al rifugio": campagna di crowdfunding sulla piattaforma Rete del Dono, che vede uniti Liceo F. Vivona di Roma, Parco Regionale Sirente Velino e ASBUC di Rovere.

Da Roma al Parco Sirente Velino per la manutenzione e conservazione del rifugio La Vecchia. Contro il tempo che scorre e le intemperie del meteo di montagna il Parco Sirente Velino promuove un progetto che incontra direttamente il mondo della scuola, con l'obiettivo di riqualificare il rifugio La Vecchia, struttura collocata sul Colle Mandra Murata, lungo la dorsale del Sirente.
L'Ente Parco, assieme all'Amministrazione separata dei Beni di Uso civico di Rovere, ha stipulato una convenzione con il Liceo Classico "Francesco Vivona" di Roma, finalizzata alla realizzazione "di un PCTO (Percorso per le Competenze Trasversali e per l'Orientamento ndr) per la riqualificazione di una struttura sita nel Parco regionale Sirente Velino attraverso l'attuazione di strategie di green education, tutela ambientale, imprenditorialità ed autoimprenditorialità, formazione e sviluppo di competenze trasversali mediante l'acquisizione di specifiche metodologie (fundraising), utili alla progettazione, programmazione e realizzazione di azioni mirate al recupero e alla valorizzazione di beni di uso comune".

Il rifugio La Vecchia, quindi, avrà nuova vita, pur mantenendo le sue caratteristiche originarie che lo hanno portato, negli anni, ad essere ricovero accogliente e struttura punto di riferimento del vasto territorio del Parco naturale regionale Sirente Velino. Ricordiamo che il Rifugio La Vecchia - situato a 1830 metri s.l.m. nel territorio della frazione montana di Rovere (Comune di Rocca di Mezzo) - fu ricostruito anni fa da un gruppo di amici amanti della montagna, portando a spalla e solo con l'aiuto di muli tutto il materiale necessario. La struttura si raggiunge attraversando un sentiero percorribile da tutti, grandi e piccoli, che ha una durata complessiva, tra andata e ritorno, di circa 5 ore, per una lunghezza totale di 9 chilometri e un dislivello di 500 m. Il sentiero unisce le ricchezze del territorio Parco, quali il Centro Visita del Camoscio e l'Area faunistica di Rovere. Affinché la struttura possa, però, continuare ad essere destinazione di tanti affezionati e di quanti, ogni anno, ne percorrono l'incantevole sentiero per raggiungerlo, c'è bisogno ora di una serie di interventi di ristrutturazione.

Tra questi il rifacimento del tetto e degli infissi: per i quali la manodopera sarà svolta, in parte, da volontari locali che doneranno le proprie competenze, il proprio impegno e il proprio tempo. Il progetto, alla luce della convenzione sottoscritta dal Parco Sirente Velino e dall'Amministrazione degli Usi Civici di Rovere, in accordo con il Comune di Rocca di Mezzo, vedrà protagonisti i ragazzi della classe 3ªD del Liceo Classico F. Vivona di Roma, affinché il rifugio torni al più presto quello di un tempo, magari già dall'arrivo della prossima neve. La scuola ha inoltre promosso un fundraising, cioè una raccolta fondi per reperire risorse economiche utili all'intervento di riqualificazione del Rifugio, attraverso la Rete del Dono.

Si tratta di una piattaforma di crowdfunding per la raccolta di donazioni online a favore di progetti d’utilità sociale, ideati e gestiti da enti del terzo settore (o da organizzazioni non profit), denominati anche ETS, i loro sostenitori e i donatori. Gli ETS tramite questa piattaforma possono promuovere i loro progetti solidali. La Rete del Dono si occuperà di devolvere agli ETS beneficiari le donazioni ricevute attraverso il portale, tenendo conto delle preferenze espresse da donatori e sostenitori. Questi i dettagli di un progetto che, in questi giorni, è stato oggetto di un tentativo di distorsione da parte di qualcuno, attraverso il tentativo di diffondere notizie false che alludevano ad un fantasioso "progetto di demolizione del rifugio La Vecchia". Rifugio che, invece, sarà presto oggetto di lavori per la sua conservazione, nel rispetto dell'ambiente che lo circonda, della sua antica storia

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