Mercoledì, 22 Ottobre 2014 15:27

Case, inchiesta balcone crollato: Codacons lancia azione risarcitoria. Residenti potranno costituirsi parte offesa

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Il pm titolare dell'inchiesta sul crollo di un balcone in legno in un alloggio antisismico del progetto Case all'Aquila, Roberta D'Avolio, ha iscritto sul registro degli indagati 39 persone.

L'inchiesta scattata dopo il crollo a Cese di Preturo per "difetti di costruzione e utilizzo di materiale scadente" è passata dalla fase contro ignoti, a quella contro noti. Crollo colposo, frode nelle pubbliche forniture e omissione di lavori in edifici che minacciano la rovina le ipotesi di reato per il crollo del balcone in una delle 19 New Town avvenuto lo scorso settembre.

Il Codacons, che sull'episodio ha già presentato un esposto alla Procura dell'Aquila affinché si faccia chiarezza sulla responsabilità delle aziende che hanno fornito il legno e hanno realizzato gli insediamenti, ha deciso di lanciare una azione risarcitoria in favore dei cittadini aquilani. Attraverso il modulo pubblicato sul sito www.codacons.it i residenti potranno infatti costituirsi parte offesa nel procedimento penale aperto, e avviare così l'iter per ottenere il risarcimento anche in assenza di danni certi e solo per i pericoli corsi.

"Crediamo sia doveroso far valere i diritti dei cittadini dell'Aquila, già duramente provati dal sisma del 2009 - afferma il presidente Carlo Rienzi -. Per tale motivo invitiamo tutti i residenti a partecipare all'azione e chiedere il giusto risarcimento nei confronti dei soggetti che saranno ritenuti responsabili di illeciti a danno dell'incolumità delle persone".

Ultima modifica il Mercoledì, 22 Ottobre 2014 15:57

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