E' stata inaugurata questa mattina all'ospedale S. Salvatore dell'Aquila la nuova sala per il parto in acqua, realizzata grazie al contributo dell’Ammi (Associazione nazionale mogli medici italiani) - presieduta da Maria Grazia Tatti, coadiuvata da Rosanna Fain Bonda Mastrangelo.
Presenti, tra gli altri, il manager Asl 1 Giancarlo Silveri, il direttore sanitario aziendale, Teresa Colizza, il prof. Gaspare Carta, direttore di Ostetricia, la dr.ssa Sandra Di Fabio, direttore Neonatologia, il direttore sanitario del S. Salvatore Giovanna Micolucci e molti altri direttori di servizi.
L’esperienza della nascita in acqua è appannaggio, in Abruzzo, di pochi presìdi ospedalieri. La nascita in acqua dà una serie di importanti benefici tra cui il rilassamento della muscolatura (quindi meno dolore per la donna) e si accompagna a benefici psico-fisici nel rapporto mamma-figlio.
Il parto in acqua sarà possibile solo per donne con gravidanze non a rischio e, ovviamente, limitatamente ai parti naturali. Per assistere al meglio le partorienti, il personale ha seguito un articolato corso di formazione professionale che ha riguardato ostetriche, ginecologi e neonatologi.
“Sono davvero molto grato”, ha detto giancarlo Silveri, “all’associazione mogli medici italiani che ci ha donato la speciale vasca e che ha dimostrato non solo grande generosità verso di noi ma anche e soprattutto pazienza e tenacia per perseguire questo obiettivo”. “I parti nel liquido saranno il 20-30% dei complessivi" ha specificato il prof. Carta.
Il ‘pianeta-nascita’ al S. Salvatore, si avvale di due servizi, Ginecologia e Neonatologia-Tin (terapia intensiva neonatale). Quest’ultimo, che tratta parti prematuri (tra la 23esima e la 37esima settimana), assiste circa 104 parti pre-termine l’anno.
Per quanto riguarda Ostetricia e Ginecologia del S. Salvatore, nonostante il calo verticale della natalità in quasi tutti gli ospedali italiani, anche nel 2013 il reparto è riuscito a mantenersi su standard di tutto rispetto come numero di parti: al di sopra della considerevole soglia di 1.000, per la precisione 1.021. Nei primi 7 mesi di quest’anno, Ostetricia ha registrato un aumento delle nascite: 45 in più tra gennaio e luglio 2014 rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno.