La denuncia è di una giovane mamma aquilana.
Stamane, aveva appuntamento per il vaccino alla sua piccola di 10 mesi. A fissarlo la Asl: martedì 28 ottobre, tra le 8:30 e le 11.
Arrivata all'ex presidio ospedaliero di Collemaggio, però, la sorpresa: il container era pieno di famiglie in attesa. "C'erano una novantina di persone", racconta. "Mamme, papà, neonati in attesa, l'uno accanto all'altro. In un ambiente nient'affatto consono alla vaccinazione dei nostri bambini".
La giovane mamma si è rivolta ad una infermiera, per prendere il numeretto di prenotazione. Altra sorpresa. "I numeretti erano finiti. Dunque, ho chiesto all'infermiera cosa avrei dovuto fare: aspettare o no? Non so che cosa dirle, mi ha risposto".
Alcune mamme presenti, hanno spiegato che - seppur nel giorno d'appuntamento - è necessario presentarsi ben prima l'apertura delle porte, almeno alle 7:30 per riuscire a 'strappare' l'agognato numeretto. "Come è possibile - si chiede la giovane mamma - costringerci a portare i nostri bambini qui alle 7:30, fare file lunghissime in un ambiente angusto e non adatto a loro, tra le pareti di un container in un presidio ospedaliero oramai abbandonato?".
Domande che meriterebbero una pronta risposta dell'Azienda sanitaria locale. Che dovrebbe - prima di qualunque altra cosa - tutelare i più deboli, le bambine e i bambini.