Martedì, 13 Gennaio 2015 06:28

Comune L'Aquila, uffici vuoti: più di 100 a casa per convenzione scaduta

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Dipendenti a casa, uffici in pesante affanno, pratiche bloccate. E' quello che sta vivendo in queste ore parte della macchina amministrativa del Comune dell'Aquila, a causa della scadenza della convenzione con Abruzzo Engineering (AE), società consortile partecipata a maggioranza dalla Regione Abruzzo.

Come è noto, 111 lavoratori e lavoratrici di AE sono di supporto alle pratiche per la ricostruzione e alle attività ordinarie del Comune dell'Aquila e del genio civile, in capo alla Provincia dell'Aquila. La stragrande maggioranza dei lavoratori è tornata in cassa integrazione, eccetto qualcuno che gode di forzate ferie pregresse. Inoltre, come se non bastasse, a fine mese scadrà la proroga per 14 precari e precarie del Comune dell'Aquila.

La questione è dirimente per il prosieguo della ricostruzione, e per il funzionamento della struttura comunale. Gli uffici chiusi, infatti, riguardano attività ordinarie e straordinarie che in questi anni sono state fondamentali. Per quanto riguarda la provincia, l'ufficio interessato è quello del genio civile, che investe dunque anche le pratiche di ricostruzione per i borghi del cratere. Mentre, per ciò che concerne il Comune dell'Aquila, le mansioni riguardano supporto nella verifica dei progetti di ricostruzione, acquisizione della documentazione per specifici rimborsi (come i traslochi), esiti e agibilità delle abitazioni danneggiate dal sisma, conservatoria e archivio delle pratiche, liquidazioni, protocolli, progettazione dei lavori pubblici, adempimenti sulle norme di sicurezza e sull'energia.

In alcuni di questi uffici la presenza dei lavoratori di AE è addirittura esclusiva, nella maggior parte è di supporto amministrativo all'organico comunale. Altre pratiche, invece, prevedono il meccanismo del silenzio assenso, e quindi – in caso di mancate verifiche entro una certa data – potrebbe esserci l'assenso implicito da parte dell'Ente, senza che sia riscontrato l'esatto svolgimento della procedura. E' il caso, ad esempio, della corretta modalità di installazione degli impianti elettrici.

Ma perché non viene immediatamente rinnovata la convenzione? Perché, secondo l'ultima Legge di Stabilità, i fondi trovati per le questioni riguardanti l'assistenza tecnica per la ricostruzione del cratere sismico, necessitano di una delibera Cipe che ancora non viene emanata, e che non verrà decretata prima di due mesi. Parliamo del famigerato 1% dei fondi stanziati per la ricostruzione, destinato alla suddetta assistenza, di cui la senatrice Stefania Pezzopane ha rivendicato la maternità nel dicembre scorso, in sede di emendamenti alla Legge di Stabilità. La parlamentare lo ha ribadito anche durante la conferenza stampa di ieri all'Aquila, durante la quale ha presentato le attività parlamentari da lei svolte nell'anno appena terminato: "Non perché l'abbia fatto io – ha dichiarato – ma credo che il lavoro svolto sulla Legge di Stabilità sia stato enorme: trovare i fondi non è stato affatto semplice".

Il problema, però, è che i fondi devono essere ancora stanziati mediante delibere Cipe, e quindi ancora non è disponibile l'1% di quei fondi. Ergo, la convenzione non può essere stipulata e i lavoratori di AE rimangono a casa. Inoltre, anche se la delibera fosse emessa a breve, ci sarebbe un problema di stipula di una nuova convenzione, a causa dell'attuale vuoto di governance dell'Ufficio Speciale per la Ricostruzione dell'Aquila (Usra). Attualmente, infatti, il reggente dell'Usra Carlo Pirozzolo non può firmare la convenzione, che era stata stipulata dall'Ufficio Speciale ai tempi di Paolo Aielli, con Comune e Provincia dell'Aquila.

Il problema, impellente, potrebbe risolversi con una cosiddetta "mini convenzione": i rappresentanti sindacali, assieme al Comune dell'Aquila, stanno in queste ore vagliando alcune ipotesi riguardo il reperimento di fondi per assicurare la copertura per due mesi di lavoro, in attesa dell'agognata delibera Cipe. Tecnicamente non si tratta di una proroga, perché la convenzione è scaduta e non può essere procastinata.

Tuttavia rimarrà, almeno per i prossimi giorni - a voler essere ottimisti - il vuoto lacunoso di alcuni uffici, come quello del genio civile, dove sono presenti solo due impiegati. A tutto svantaggio dell'ordinaria e della straordinaria attività di enti locali sempre più in affanno

Ultima modifica il Martedì, 13 Gennaio 2015 00:35

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