Mercoledì, 14 Gennaio 2015 16:51

Nel futuro della Fondazione Carispaq l'edificio dell'ex sede centrale

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Fondazione Carispaq, tra passato, presente e futuro. Si potrebbe riassumere così l'incontro convocato dal presidente Marco Fanfani nella sede della fondazione all'Aquila. L'ex assessore al Comune dell'Aquila, assieme al vicepresidente Domenico Taglieri e al segretario generale David Iagnemma, ha voluto tracciare un bilancio delle attività svolte nel 2014 e, soprattutto, ha voluto illustrare gli interventi che la Fondazione Carispaq intende realizzare nell'anno appena iniziato.

L'anno appena concluso. Il 2014 è stato definito "un anno positivo all'insegna della sinergia con gli altri enti" dalla Fondazione dell'ormai defunta Cassa di Risparmio della Provincia dell'Aquila. Sul territorio provinciale sono stati finanziati circa 500 progetti per il terzo settore, pari a un contributo totale di poco più di 2 milioni di euro. Questi ultimi sono andati soprattutto all'ambito dell'arte e delle attività culturali (35%) e allo sviluppo locale (32%), senza tralasciare il volontariato e la filantropia (cui è stato destinato il 14% dei 2 milioni), la ricerca scientifica e tecnologica (10%) e la crescita e formazione giovanile (9%).

In controtendenza con la crisi economica, la fondazione ha incrementato nel corso dell'anno il proprio patrimonio, attualmente sui 142 milioni di euro: "Una cifra che ci attesta tra le fondazioni di media grandezza, tra le 88 presenti in Italia - ha dichiarato Fanfani - un risultato positivo, nonostante la tassazione sulle fondazioni sia aumentata dal 20 al 26%". Tra le iniziative sostenute che il presidente ha voluto ricordare ci sono quelle nel comprensorio aquilano (Premio Fondazione Carispaq, Festival della montagna, Perdonanza Celestiniana, Premio Socrates e Giornata europea delle fondazioni), nel territorio peligno (su tutti la Giostra cavalleresca) e in quello marsicano (sistemazione di Piazza Risorgimento, strumentazioni per l'ospedale di Avezzano e sostegno alle commemorazioni del primo centenario del terremoto). Non solo contributi per le attività: la Fondazione Carispaq ha anche finanziato 39 tirocini, della durata di un anno ciascuno, volti a favorire l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro: "Sono stati buoni anche i risultati della nostra società di scopo Fondaq (presieduta dall'ex presidente Roberto Marotta, ndr) - ha continuato Fanfani - con attività volte a sostenere le nostre piccole e medie imprese, attraverso il lavoro sui fondi europei e con la Cassa depositi e prestiti". Il bilancio del 2014 sarà chiuso e presentato nella prossima primavera: i proventi si attestano intorno ai 5 milioni di euro.

Quale il futuro? Come ogni conferenza stampa di inizio anno che si rispetti, al centro delle argomentazioni anche i progetti a breve e lungo termine della Fondazione Carispaq. Nel 2015 si punta al recupero dell'ex scuola "Montessori" di Avezzano, all'avvio dei lavori di recupero dell'ex Cinema Balilla di Sulmona, al sostegno nella realizzazione della pista ciclabile dell'Alta Valle dell'Aterno, nel tratto peligno. All'Aquila, invece, l'attenzione è alta sul Parco del Castello: verranno realizzati degli interventi, con un importo intorno agli 800mila euro, riguardanti gli arredi, l'illuminazione, l'installazione delle opere d'arte e, se richiesto, della videosorveglianza. "Inoltre - evidenzia Fanfani - siamo vicini alla ricostruzione della nostra sede del Palazzo dei Combattenti, con un importo dei lavori che si aggira intorno ai 2 milioni di euro".

Nel futuro della fondazione ci potrebbe essere anche un'operazione immobiliare importante: l'acquisizione della storica sede centrale della Cassa di Risparmio. Il centralissimo edificio - in Corso Vittorio Emanuele all'Aquila - sarà oggetto di un diritto di prelazione che verrà firmato venerdì prossimo tra la fondazione e la Bper che, avendo acquisito la Carispaq, è proprietaria dell'immobile. La fondazione vuole il diritto di prelazione, probabilmente per un acquisto successivo dell'edificio.

Storicamente, il palazzo ha ospitato uffici e la direzione generale della Carispaq. Quando sarà ricostruito, però, non avrà più la stessa funzione, in quanto la dirigenza generale della Bper si trova, come noto, a Modena: "Bisognerà capire come utilizzare quel grande e bel contenitore in una città che vive di terziario", ha sottolineato Fanfani.

Per il presidente, il rapporto da fondazione e Bper è buono, anche se "per antonomasia, i rapporti con le banche non sono mai facili". Infatti, l'anno appena terminato ha anche sancito la definitiva acquisizione della Carispaq da parte della banca emiliana. Vedremo, nel corso del 2015, se e come muteranno i rapporti tra fondazione e Bper. Quel che è certo è che il potere contrattuale della prima, senza una direzione generale frutto ed espressione del territorio, potrebbe vacillare. Forse, anche per questo, Fanfani ha oggi lanciato la volontà di costituzione di una federazione delle quattro fondazioni abruzzesi.

Ultima modifica il Mercoledì, 14 Gennaio 2015 18:12

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