Rapina aggravata in concorso, porto abusivo di armi clandestine, detenzione illegale di munizionamento, ricettazione di armi ed autovetture.
I Carabinieri della Compagnia dell’Aquila, al Comando del Capitano Marcello D’Alesio, a coronamento di una lunga ed articolata attività di indagine tecnica hanno tratto in arresto due pluripregiudicati campani: Cesare Lanzara, 60 anni, e Giulio Mucci, 67anni, protagonisti - nei mesi scorsi - di alcune rapine in uffici postali, nei giorni di pagamento delle pensioni.
La minuziosa raccolta di elementi probatori svolta dai militari ha permesso di smascherare i due rapinatori che, armati fino ai denti, hanno seminato il terrore in Regione, organizzando ed eseguendo con cadenza mensile i loro ingenti colpi. Il tutto era studiato nei minimi particolari, dai guanti ai passamontagna, dai fucili a canne mozze, facilmente occultabili fino a vestirsi addirittura a strati, al fine di poter cambiare immediatamente aspetto subito dopo le rapine e far perdere le loro tracce.
In particolare, i pruripregiudicati hanno rapinato armati l'ufficio postale di Guardiagrele, nel novembre 2013, impossessandosi di 16mila euro, utilizzando tra l'altro un’autovettura, risultata oggetto di furto commesso in Montefalcione (AV) pochi giorni prima. Un mese dopo, un altro colpo: stavolta, presso l’ufficio postale di Castelvecchio Calvisio, nel corso della quale hanno rubato 48.500euro, utilizzando una Fiat Uno, risultata oggetto di furto commesso a Chieti nei giorni precedenti. Ancora qualche mese e, a marzo 2014, il colpo a Poggio Picenze, con il furto di 23mila euro, utilizzando un’autovettura Fiat Uno, risultata oggetto di furto commesso ad Ortona nei giorni precedenti. Infine, ad aprile, la rapina a Civita D'Antino, con il furto di poco più di 14mila e 500euro.
A luglio, c'è stato anche un altro tentativo di rapina, a Matrice: nell'occasione, però, i due sono stati tratti in arresto in flagranza di reato dal Nucleo Operativo e Radiomobile di Campobasso unitamente ai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia dell'Aquila, con il conseguente sequestro di armi, munizionamento, guanti e passamontagna indossati per poter effettuare il colpo.
I Carabinieri hanno raccolto decisivi e convergenti elementi probatori che hanno portato agli arresti: al termine delle formalità di rito, i pluripregiuidati - arrestati in casa - sono stati associati presso la Casa Circondariale di Benevento, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria mandante.