Voleva essere l’occasione per far tornare piazza Angioina (San Domenico), almeno per un giorno, un luogo "brulicante di vita, di suoni, di voci, di operosità come lo era e dovrà tornare ad essere con le sue due piazze e i vicoli bianchi, i caffè consumati sul sagrato della Chiesa, le conversazioni con il liutaio, le botteghe artigiane o la festa della vicinanza". E così è stato.
Sono stati tantissimi gli aquilani che ieri hanno attraversato la piazza, animata nel pomeriggio dai giochi popolari in tema con la difficile situazione politica che vive la città: ruba bandiera e tiro alla fascia alias fune, tornei di ruzzle e scacchi, tra mercatini artigianali e stand di prodotti tipici.
Intorno alle 19, poi, il dibattito: un momento di confronto assai partecipato sullo stato della non ricostruzione del centro storico per valutare la possibilità di nuove forme di mobilitazione indipendente.
La serata si è conclusa con il concerto dei Naphta Narcisse e dei Luminal, gruppi della scena rock aquilana e romana.
"Lotto giugno" è stata, insomma, l'occasione per ritrovarsi tra i vicoli del centro e vederli rivivere, per tornare a discutere dal basso della difficile situazione che la città sta vivendo provando ad immaginare un futuro diverso.
Le sigle che hanno organizzato la giornata, d’altra parte, sono le stesse che il 23 marzo a piazza Palazzo, a qualche ora dal trionfante annuncio di Barca e Cialente dell’inizio della primavera aquilana, avevano denunciato l’immobilità e la non ricostruzione del centro storico. Sono le stesse sigle che, da allora, ogni settimana promuovono iniziative culturali e sociali nell’ambito del “Sabato del cratere”: 3e32, Appello per L'Aquila, Artisti Aquilani Onlus, Asilo Occupato, Associazione 180 amici Onlus, Associazione Bibliobus, Associazione Brucaliffo, Associazione Culturale Arti e Spettacolo, Associazione Il Ricordo, CaseMatte, Circolo Arci Querencia, Comitato Territoriale Arci L'Aquila, Comunità XXIV Luglio, Donne TerreMutate, Museo Sperimentale d'Arte Contemporanea.