Mercoledì, 11 Marzo 2015 17:54

Regione, 5milioni a 123 comuni per la viabilità. Opposizioni all'attacco

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"La Giunta regionale ha deliberato l'assegnazione di circa 5 milioni di euro in favore di 123 piccoli comuni che hanno fatto istanza a valere sulla legge regionale n. 11 del 3.03.1999 art.66, comma 4, come modificata dalla L.R. n. 35 del 31.07.2001, interventi in materia di viabilità". 

Giusto una settimana fa, il presidente della Giunta regionale, Luciano D'Alfonso, annunciava il provvedimento che, spiegava in una nota, "testimonia come la Regione Abruzzo abbia solidale considerazione per i comuni che hanno sofferenza nell'attività di manutenzione. L'impegno finanziario per le municipalità, che arriva dopo altre risorse destinate alle Province, va nel senso di sostenere in ugual misura gli enti nella fondamentale attività manutentiva concernente anche i piccoli interventi che, se effettuati per tempo evitano situazioni che poi si potrebbero rilevare disastrose". 

5 milioni per 123 piccoli comuni, dunque, equamente distribuiti: 40mila euro per ciascuna municipalità.

Una decisione che ha scatenato non poche polemiche. "Senza alcun bando, sono stati finanziati 123 comuni, ma notoriamente i comuni abruzzesi sono 305. Come è avvenuta la scelta? Come sono stati scelti i comuni da finanziare?", si è chiesto Maurizio Acerbo, ex consigliere regionale di Rifondazione Comunista, candidato presidente alle ultime elezioni con la lista 'L'Altro Abruzzo'.

"La lettura della delibera pubblicata sul sito della Regione non solo conferma ma rafforza il giudizio negativo sulla vergognosa operazione dalfonsiana", ha attaccato Acerbo. "Mentre gran parte dei comuni abruzzesi ignoravano l’opportunità offerta dalla Regione fino all’ultimo i sindaci che avevano avuto la soffiata inviavano richiesta di fondi. Infatti nel testo della delibera il numero dei Comuni è 119 ma nell’allegato diventano 123 per far spazio agli ultimi arrivati. Ci sono comuni ammessi al finanziamento di cui non risulta nemmeno il numero di protocollo di arrivo in Regione (avranno chiesto i fondi per sms?). Per la precisione 4 mancano di protocollo di invio, 3 di protocollo di arrivo", ha denunciato l'ex consigliere regionale.

Che poi ha aggiunto: "Le richieste di 25 comuni sono arrivate in Regione lo stesso giorno della delibera! Più di 90 da gennaio 2015, man mano che probabilmente si avvisavano le amministrazioni amiche. C’è anche qualche ripescaggio: un comune viene finanziato sulla base di un telegramma del 2011! In molti casi le domande dei comuni non indicano neanche per quale progetto richiedano fondi".

Come detto, la cifra erogata è uguale per tutti: 40mila euro. "Ad alcuni si dà molto meno di quanto hanno chiesto - ha sottolineato Acerbo - ad altri di più. Il risultato è che nella maggior parte dei casi con quei soldi si pagherà al massimo un progettista. Siamo di fronte a un finanziamento a pioggia ma con la massima discrezionalità politica e dirigenziale visto che quasi due terzi dei comuni non erano a conoscenza dell’opportunità".

Dunque, l'affondo: "E' un pasticcio amministrativo condito in salsa clientelare che mostra l’assenza totale di programmazione e criteri di priorità. Infatti come si legge in un altro allegato sono stati modificati i precedenti criteri di concessione ed erogazione dei contributi ed è stata eliminata l’istruttoria attraverso progetti preliminari che avrebbe consentito la programmazione".

Acerbo ha chiesto, così, la revoca della delbera. D'altronde, la giunta D'Alfonso, in luglio, aveva già revocato in autotutela le sette delibere firmate dall'ex giunta Chiodi relative all'attribuzione dei fondi ex Pain, pari a 16.9milioni di euro, perché avvenuta "senza rispettare il criterio della programmazione e dell’individuazione delle priorità". Come parrebbe sia avvenuto per i 50milioni di euro destinati alla viabilità di 123 comuni.

A chiedere la revoca della delibera non è soltato Maurizio Acerbo. Ad unirsi alla denuncia dell'ex consigliere regionale Mauro Febbo, consigliere regionale di Forza Italia e presidente della Commissione di Vigilanza. "Se fino a oggi abbiamo più volte evidenziato e reso pubbliche 'sveltine' di questo Governo regionale ora siamo di fronte ad una vera e propria 'porcata'", ha dichiarato.

"Infatti, se le domande spontanee ad una prima lettura rispetto alla Delibera di Giunta Regionale n.168 sono più di una, quali solo i criteri utilizzati per la scelta di destinare quasi 5 milioni di euro per la rete viaria abruzzese scegliendo solo 123 Comuni dei 305 complessivi? Ci sono amministrazioni di seria A e amministrazioni di serie B? Come facevano i Sindaci a sapere di dover presentare la richiesta alla Regione? Entro quale termine? E si potrebbe continuare anche con 'legittime insinuazioni' sulla mancata trasparenza o ancor peggio sul discutibile metodo di distribuzione di 'marchette'".

Non solo. Febbo ha aggiunto che la delibera incriminata sarebbe stata adottata senza il parere del servizio Bilancio "che è obbligatorio - ha ricordato - per rendere esecutivo l’atto. Una delibera di ben 5 milioni di euro che coinvolge ben (e solo!!!) 123 amministrazioni comunali che non ha il visto contabile e che ad oggi non è esecutiva e non può essere pubblicata sul Burat". Il presidente della Commissione vigilanza ha sottolineato che "nell’atto dell’esecutivo regionale, si individua il capitolo 172334 che riporta risorse per competenza (cioè quelle che si possono impegnare e quindi spendere) in misura notevolmente inferiore e comunque vincolate al capitolo di entrata 23174 da trasferimento statale (che al momento non c’è ), quindi non c’è copertura finanziaria". 

"Come si copre la spesa?", si è quindi domandato Febbo. "Si farà fronte con economie vincolate (testuale). Ma fino a qualche mese fa non si era detto e sbandierato che c’è un disavanzo di 450milioni di euro (nascosto da Chiodi, sic!!!) che bisogna assolutamente coprire proprio con le economie vincolate? E che la Corte dei Conti ha censurato i conti regionali perché non c’è certezza delle risorse vincolate perché non ancora approvati i conti consuntivi? Non si era dichiarato che i fondi vincolati, peraltro ancora da riaccertare, sono destinati a coprire il disavanzo e comunque nel rispetto dell’art. 81 della Costituzione non possono essere utilizzati se non c’è approvazione dell’ultimo consuntivo?".

Insomma, non ci sarebbe il parere obbligatorio del servizio Bilancio, non ci sarebbe la copertura sui fondi di competenza, e non si potrebbero utilizzare economie vincolate. Eppure, la delibera è stata approvata. "Siamo di fronte a una 'porcata' vera e propria", ha attaccato Mauro Febbo. Chiedendo la revoca della delibera. "Chiaramente chiederò e pretenderò parere sia al servizio Bilancio sia al Collegio dei Revisori. Intanto, i 123 Comuni non iscrivano in Bilancio entrate regionali tutt’altro che certe, si tratta solo di una 'porcata propagandistica'".

 

Di seguito, i 123 comuni beneficiari del contributo di 40mila euro: Barete, Bugnara, Calascio, Campo di Giove, Canistro, Capitignano, Cappadocia, Carsoli, Castellafiume, Castelvecchio Subequo, Cerchio, Civita d'Antino, Gioia dei Marsi, Magliano dei Mar a si Montereale, Morino, Oricola, Pacentro, Pescasseroli, Pescina, Pratola Peligna, Prezza, Raiano, Rivisondoli, San Vincenzo Valle Roveto, Sante Marie, Santo Stefano di Sessanio, Scontrone, Scoppito, Scurcola Marsicana, Vittorito, Ari, Arielli, Bomba, Carpineto Sinello, Carunchio, Castiglione Messer Marino,Celenza sul Trigno,Chieti,Colledimezzo,Crecchio,Dogliola,Fallo,Filetto,Fraine,Francavilla al Mare, Fresagrandinaria, Frisa, Furci, Giuliano Teatino, Guilmi, Lama dei Peligni, Liscia, Montazzoli, Monteferrante, Montelapiano, Montenerodomo, Ortona, Palena, Palombaro, Pennadomo, Pietraferrazzana, Quadri, Roccamontepiano, Roccascalegna, Roio del Sangro, Rosello, San Buono, San Martino sulla Marrucina,Schiavi D'Abruzzo, Taranta Peligna, Torrebruna, Treglio, Villa Santa Maria, Villamagna, Caramanico Terme, Carpineto della Nora, Castiglione a Casauria, Città Sant'Angelo, Civitaquana, Civitella Casanova, Corvara, Elice, Lettomanoppello, Loreto Aprutino, Manoppello, Montebello di Bertona, Moscufo, Penne, Pescara, Pescosansonesco, Picciano, Pietranico, Roccamorice, Salle, Sant'Eufemia, Serramonacesca, San Valentino in A. C., Turrivalignani, Ancarano, Atri, Bellante, Bisenti, Campli, Castellalto, Castiglione Messer Raimondo, Castilenti, Cellino Attanasio, Civitella del Tronto, Colledara, Controguerra, Cortino, Crognaleto, Montorio al Vomano, Morro d'Oro, Mosciano Sant'Angelo, Penna Sant'Andrea, Pineto, Sant'Omero, Nereto, Teramo, Torano Nuovo, Fano Adriano.

Ultima modifica il Giovedì, 12 Marzo 2015 16:59

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