Riceviamo e pubblichiamo dall'Aero Club L'Aquila - Alla luce delle ultime vicende che hanno coinvolto l’aeroporto di Preturo, al fine di assicurare alla cittadinanza una corretta informazione, è doveroso da parte dell’Aero Club L’Aquila precisare alcuni punti inerenti la vicenda.
Occorre ricordare che in occasione del sisma dell’Aprile 2009, in seno alle capacità organizzative del Club che all’epoca dei fatti era il gestore dell’aeroporto di Preturo, fu possibile operare con i mezzi aerei rendendo le drammatiche operazioni di protezione civile più efficienti. Già all’epoca infatti, la struttura aeroportuale realizzata durante la quarantennale gestione dell’Aero Club L’Aquila era più che idonea alle operazioni dei mezzi aerei di protezione civile.
Precisiamo che nel 2009 la struttura aeroportuale non rientrava neanche tra quelle inserite nel piano d’emergenza del comune dell’Aquila in caso di calamità naturale, ma nonostante ciò, superata la fase acuta della crisi, l’amministrazione comunale ricompensò l’Aero Club L’Aquila omaggiandolo con un avviso di “sfratto” dai locali dell’aeroporto al fine ultimo di rendere lo scalo idoneo al volo di aeromobili commerciali. L’operazione degna di un blitz antimafia con tanto di celerini in assetto antisommossa, venne conclusa il mattino del 12 dicembre 2009 durante la quale fu trascurata l’esibizione della documentazione che attestasse la legalità dell’atto a seguito del quale fu estromesso definitivamente dalla propria sede storica l’Aero Club L’Aquila.
L’amministrazione comunale ha perseverato nel portare avanti la trasformazione dello scalo nell’intento di renderlo aperto al traffico aereo commerciale nonostante tutte le evidenti criticità orografico/tecniche (da sempre note a tutti gli esperti del settore) dalle quali è naturalmente caratterizzato l’aeroporto di Preturo. Oltretutto Preturo non avrebbe avuto comunque un futuro sostenibile a causa del ristretto bacino di utenza per il quale non riuscirà mai a raggiungere la soglia dei 500 mila passeggeri l'anno, quella minima individuata dall'Enac (Ente Nazionale Aviazione Civile) perché ci sia convenienza a tenere aperto uno scalo commerciale. Tali motivazioni rendono palese l’irrealizzabilità del progetto e da sempre sosteniamo che l’obiettivo del “commerciale” era e resta un progetto scellerato ed utopico che come unico risultato avrebbe portato inevitabilmente ad un enorme ed inutile dispendio di denaro pubblico.
Non entrando in merito alla trasparenza riguardo le vicende che vedono protagonista l’avvicendamento di diverse società di gestione del piccolo scalo, ad oggi i risultati ottenuti sono evidenti a tutti: Aeroporto chiuso al traffico aereo commerciale (nota ENAC n°36/2015 del 13.04.2015) e tra le varie motivazioni individuate da ENAC per giustificare la chiusura si legge: “è stata accertata la carenza di interesse pubblico sotto il profilo trasportistico nazionale e internazionale”.
Giunti a questa ufficiale conclusione, l’Aero Club L’Aquila è qui a commentare le vicende dell’aeroporto di Preturo soltanto grazie alla volontà ed alla perseveranza dei soci del sodalizio. Infatti a causa dell’estromissione da Preturo, dopo un periodo di delocalizzazione logistica ed operativa dei nostri velivoli, abbiamo realizzato un nuovo aeroporto ad est della città dell’Aquila tra i comuni di Poggio Picenze e Fossa denominato “Aviosuperficie L’Aquila”. La struttura, operativa dall’estate del 2012, è stata realizzata con fondi privati dei soci del sodalizio senza usufruire di un solo euro di fondi pubblici. L’aviosuperficie è oltretutto stata realizzata in base ad una legge regionale che ci obbliga ad ospitare tutti i traffici di protezione civile nel caso di emergenza o di necessità.
Da ottobre 2013, l’aviosuperficie è stata certificata da ENAC per l’uso aerodidattico da parte della scuola di volo e ad oggi sul nostro scalo vengono svolte le attività di volo sociale e scuola del nostro sodalizio ripristinando l’esatta situazione esistente prima del 2009 a Preturo. Oltretutto il nostro Club è entrato in maniera decisa e professionale anche nel mondo degli aeromobili a pilotaggio remoto “droni” realizzando una base operativa per la didattica teorico/pratica sull’aviosuperficie ed effettuando corsi teorici in tutto il territorio nazionale. Si può riscontrare direttamente dal sito web dell’ENAC la nostra ultima certificazione ottenuta come 6° scuola di volo italiana per l’abilitazione alla pratica sui droni (seconda nel centro sud). Tutto ciò ribadiamo è avvenuto totalmente a costo zero per la collettività non avendo usufruito in nessun modo di fondi pubblici così come non gravò nulla sulla cittadinanza aquilana la gestione dell’aeroporto di Preturo quando lo scalo era gestito dall’Aero Club L’Aquila.
Oltretutto sia nel 2014 che nel 2015, il corpo nazionale soccorso alpino e speleologico d’Abruzzo ha effettuato presso il nostro nuovo scalo a Poggio Picenze il rinnovo delle abilitazioni annuali del personale volontario per operazioni di soccorso con l’elicottero in dotazione al servizio 118 in maniera del tutto gratuita per gli operatori e per la collettività. Alla luce di tutto ciò, considerando che l’aeroporto di Preturo torna ad essere a tutti gli effetti l’aeroporto preesistente con la limitazione di essere aperto ai soli velivoli di base e non al traffico nazionale di aviazione generale (rif. NOTAM LIIA-C0313/15), evidenziamo che a L’Aquila avremo ben due aeroporti aperti alla protezione civile. C’è un però... mentre la nostra aviosuperficie non ha gravato nella maniera più assoluta sulle casse pubbliche, quanto è costato tentare di adeguare Preturo al volo commerciale per poi declassarlo nuovamente a scalo privato e di protezione civile? Forse quei fondi spesi inutilmente potevano essere investiti per progetti mirati a beneficio fattivo della comunità aquilana.
Fino a qualche tempo fa era l’Aero Club L’Aquila ad essere etichettato ostativo allo sviluppo della città considerata l’obiettività critica della nostra associazione riguardo il progetto di sviluppo commerciale dello scalo aquilano. Preturo, a seguito dell’esoso investimento dei contribuenti grazie al beneplacito dell’amministrazione comunale, torna ad essere un aeroporto più limitato rispetto a prima in quanto aperto al SOLO traffico privato di base cosa ampiamente garantita dalla nostra nuova aviosuperficie la quale era e resta una realtà aperta a tutto il traffico, compreso quello della protezione civile.
Aero Club L'Aquila