Nuovi criteri per l'assegnazione degli alloggi dei complessi Case e Map ai nuclei familiari con fragilità sociali.
Ad annunciarli, l'assessora alle Politiche sociali Emanuela Di Giovambattista e l'assessore alle Politiche abitative Fabio Pelini.
"La nostra città vive una drammatica crisi economica - ha sottolineato Di Giovambattista - con un aumento importante dei nuclei familiari con fragilità che hanno problemi nell'accedere ad una abitazione in locazione. La situazione è aggravata ulteriormente dai forti ritardi nalla ricostruzione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica".
Per questo, l'amministrazione comunale ha inteso dare risposte alle famiglie in difficoltà, destinando una parte degli alloggi dei progetti Case e Map. "Non si tratta di una iniziativa nuova - ha spiegato l'assessora alle Politiche sociali - infatti, già con delibera 172/2011, la Giunta comunale aveva stabilito la destinazione di parte degli alloggi alle fragilità sociali. Non solo: la legge 71/2013, che abbiamo recepito, stabilisce che il 30% degli alloggi, finita l'emergenza, dovrà essere destinata ai nuclei familiari in difficoltà economica. Una direttiva già stabilita con l'OPCM 3917 del 2010 che fissava i criteri per l'accesso a Case e Map".
Criteri troppo stringenti, però, non più in grado di rispondere alle esigenze dei cittadini. "In particolare, l'OPCM assumeva come criteri per l'assegnazione un eventuale sfratto esecutivo non per morosità - la gran maggioranza degli sfratti, però, sono proprio per morosità - e una sentenza di separazione. Dunque, nell'agosto 2014 abbiamo deciso di revocare il bando, istruendo poi una nuova delibera che riformula i criteri di assegnazione". Quali? "Si fa riferimento al reddito Isee, tutelando le categorie in difficoltà come da legge quadro sui servizi sociali: minori, anziani, diversamente abili", la risposta dell'assessora Di Giovambattista.
Insomma, potranno rispondere al bando pubblico che verrà presto pubblicato i nuclei familiari con un reddito Isee non superiore ai 12mila euro l'anno: in particolare, nuclei monogenitoriali con figli minori a carico, nuclei familiari con minori o con almeno un componente diversamente abile, con la presenza di ultra ottantenni. Non solo. Verranno date risposte anche alle esigenze di giovani coppie, separati e divorziati. "Si tratta di una risposta temporanea ai bisogni delle persone con fragilità - ha inteso ribadire Di Giovambattista - che, intanto, sono invitati a rispondere ai bandi per l'edilizia residenziale pubblica. Gli alloggi Case e Map, infatti, saranno affidati per un massimo di 60 mesi".
L'avviso pubblico è molto atteso, in città. "Qui, viviamo una crisi economica resa ancor più drammatica dalle conseguenze del sisma", ha sottolineato Fabio Pelini. "Molti cittadini vivono in alloggi che non hanno i livelli minimi di abitabilità. Per questo, ci aspettiamo centinaia di richieste". Pelini, ha voluto dare rilevanza ad un provvedimento compreso nella delibera approvata dalla Giunta comunale: "Daremo possibilità di accesso agli alloggi Case e Map, anche alle famiglie in difficoltà che - dopo il terremoto - hanno deciso di trasferirsi altrove, purché alla data del 6 aprile fossero residenti a L'Aquila. Così, speriamo di porre un freno alla diaspora che vive la città. Abbiamo messo in campo tutti i provvedimenti possibili per dare una mano alle famiglie con maggiori problemi. E abbiamo surrogato l'azione dell'Ater, assumendo su di noi, tra mille problemi, anche le criticità che derivano dalla lentezza della ricostruzione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica", ha ribadito Pelini.
Poi, la promessa: "A questo provvedimento ne seguiranno altri, resi possibili dalla decisione di interrompere, al 31 marzo, le forme di assistenza onerosa alla popolazione. Una scelta riflettuta e ponderata: la road map che ci siamo dati è volta, ora, a soddisfare bisogni non più rinviabili". D'altra parte, i numeri sono impietosi: più di 400 nuclei familiari hanno risposto all'ultimo bando Ater pubblicato nel dicembre 2014 e scaduto, a seconda dei casi, il 16 febbraio e il 16 marzo scorso, anche se case disponibili non ce ne sono. "Ci aspettiamo più o meno la stessa risposta alla pubblicazione del bando", ha concluso l'assessora Di Giovambattista.