Si chiamava Adrian Breban di 45 anni, l'operaio di nazionalità romena morto nel primo pomeriggio di ieri a causa di una rovinosa caduta dal tetto del capannone che fino a ieri ha ospitato il Salone della Ricostruzione, a Bazzano.
Il personale dell'ispettorato del lavoro e della Asl ha sequestrato il tetto del capannone e parte dell'area interna per permettere i rilievi del caso.
Il pm titolare dell'inchiesta è Roberta D'Avolio, lo stesso sostituto procuratore che si è occupato di una inchiesta penale, "approdata" già da un po' di tempo in sede dibattimentale nei riguardi di alcuni membri della famiglia Specchio, proprietari del capannone.
Costoro sono sotto processo per presunte varie irregolarità sulle leggi in materia di sicurezza negli ambienti di lavoro e nella bonifica di alcuni punti dell'area in cui insiste il capannone. Fino a metà degli anni '80, l'ex stabilimento Agriformula produceva pesticidi e fertilizzanti.
La salma dell'operaio, che stando a fonti investigative lavorava per una ditta privata riconducibile ai titolari del capannone, è stata messa a disposizione dell'autorità giudiziaria che quasi certamente disposrre l'autopsia prima di concedere il nullosta per i funerali dell'operaio romeno.