Giovedì, 16 Luglio 2015 11:56

Istituzione sinfonica abruzzese: stagione cancellata e futuro a rischio

di 

Istituzione sinfonica abruzzese a rischio chiusura.

Come riferiscono sia Il Centro che Il Messaggero, il prestigioso ente culturale e musicale (fondato nel 1970 da Nino Carloni e Vittorio Antonellini) è stato costretto a cancellare i prossimi appuntamenti della stagione concertistica (Cantieri dell'Immaginario e Settimana Mozartiana) e corre il rischio concreto di cessare definitivamente l'attività.

Colpa, oltre che dei tagli subiti negli ultimi quattro anni (2milioni e 249mila euro), della mancata erogazione del contributo da 800mila euro dovuto dalla Regione per l'anno in corso. Uno stanziamento promesso pubblicamente anche da Luciano D'Alfonso in campagna elettorale e ribadito con tanto di lettera formale spedita all'Istituzione.

Quei soldi, però, l'Isa non li ha mai ricevuti, malgrado fossero già stati iscritti nel bilancio consuntivo del 2014. Il fatto grave è che l'inadempienza della Regione ha bloccato anche il milione e mezzo di euro di finanziamenti dovuti dallo Stato, fondi senza i quali è impossibile, per l'ente, andare avanti.

I 50 dipendenti (tra amministrativi, tecnici e orchestrali) non percepiscono lo stipendio da quattro mesi e in cassa non ci sono nemmeno i soldi per pagare i fornitori o i contributi Enpals dei musicisti. Una situazione di fronte alla quale i vertici dell'ente non hanno potuto far altro che cancellare gli impegni già presi.

"Da quando siamo nati, nel 1975, ad oggi -dice il segretario generale Giorgio Paravano al Messaggero - abbiamo portato in Abruzzo 44 milioni di euro. Ora la Regione ci prende in giro, la lettera è diventata carta straccia, le promesse sono svanite. La città perderà la sua orchestra, chiediamo al sindaco e agli altri politici cosa ne pensano".

I lavoratori, scrive Il Centro, "stanno valutando le forme di protesta da attuare e chiedono la convocazione immediata di un consiglio comunale straordinario". Ieri, intanto, si è svolto un incontro sindacale al quale ha partecipato anche il segretario nazionale della Cgil spettacolo.

Se l'Isa piange, non sorridono affatto (e sempre a causa degli impegni non rispettati da parte della Regione) gli altri due enti culturali aquilani di maggior storia e lustro, vale a dire il Teatro Stabile d'Abruzzo e la Società concerti Barattelli.

Quest'ultima, riferisce sempre Il Messaggero, "l’anno scorso ha avuto dal Ministero 360mila euro, ma dalla Regione solo le briciole (da 230 mila euro a 22.448). Per il 2015 non c’è nulla. Sono a rischio tre dipendenti e due collaboratori".

Per quanto riguarda il Tsa, scrive il quotidiano, ci sarà un consiglio d’amministrazione il prossimo 20 luglio. "E’ stato presentato un progetto biennale al Ministero, che l’ha valutato positivamente. Questa, al momento, è l’unica «garanzia» sul tappeto. L’aver inglobato le attività dell’Uovo consente al momento di poter ipotizzare l’arrivo dal Ministero di 630 mila euro, quelli del 2014. La Regione l’anno scorso ha erogato, da par suo, 500 mila euro. Che è la cifra che si aspetta ora. L’articolo 20 del decreto Franceschini dice che la Regione non può finanziare meno del 40 per cento della somma del Ministero. Ma al momento da palazzo Silone non arrivano segnali di nessun genere. Una stasi che, ovviamente, mette a rischio anche i fondi del governo. «Non chiediamo soldi per ripianare i debiti -dice il presidente Ezio Rainaldi- ma mettiamo in campo idee, produzioni, progetti. Senza i fondi saremmo costretti a rivedere anche la questione dell’Uovo». Rainaldi non lo dice, ma è chiaro il riferimento al rischio di perdere posti di lavoro: il Tsa conta 15 dipendenti, più i 4 dell’Uovo. «Se la Regione ritiene tutto questo superfluo lo dica -tuona Rainaldi- con l’assessore alla Cultura non abbiamo mai avuto il piacere di un confronto. Il dato è politico, significa soprattutto penalizzare questo territorio rispetto ad altri. L’Aquila si ribellerà".

Stefania Pezzopane: "Regione compia scelte diverse"

“Seguo da mesi la vicenda dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese ed ho sempre avuto rassicurazioni da autorevoli esponenti della giunta e del consiglio regionale su una soluzione legislativa. Il tempo che scorre non aiuta e il taglio dei finanziamenti regionali apre un’altra pagina dolorosa per la cultura. Fortunatamente il Ministero sta mantenendo gli impegni assunti, non tagliando le risorse, ma lo sforzo rischia di essere vano se poi a tagliare sono le istituzioni abruzzesi, perché a cascata anche il Ministero sarebbe costretto a tagliare”.

Lo afferma la senatrice Stefania Pezzopane.

“Ho mantenuto l’impegno di assicurare attraverso un emendamento nel decreto Enti territoriali la possibilità per le istituzioni del cratere di utilizzare il 4% dei fondi della legge sulla ricostruzione. Tuttavia queste risorse non possono e non devono essere considerate sostitutive, ma aggiuntive, a quelle di altri Enti e Istituzioni pubbliche, che devono assumersi l’impegno di sostenere la cultura aquilana".

"E’ sempre più urgente che la Regione Abruzzo si doti di un piano strategico sulla cultura, per evitare di arrivare con il fiato corto al capezzale di istituzioni agonizzanti".

"Apprezzo e condivido gli sforzi del vice presidente Giovanni Lolli, tuttavia la Regione nel suo complesso, il Presidente, che conserva la delega alla cultura, e l'assessore al bilancio devono dare risposte ad una delle istituzioni culturali fiore all’occhiello della città e dell’intera regione".

"Il centrodestra in Regione ha spolpato le ossa all'ISA e alle altre istituzioni riducendo fino all'80% i contributi regionali. De Matteis è stato per cinque anni vicepresidente di un consiglio regionale che ha massacrato le istituzioni culturali aquilane, togliendo risorse anche nel 2009 l'anno del terremoto. L'Orchestra abruzzese, fuori dal Consiglio, di cui De Matteis era vicepresidente, ha suonato musica di morte. Ma di cosa parla? Quando poteva fare non ha fatto. Ed ora a noi tocca riparare i danni del centrodestra".

"Sollecito l’attuale giunta regionale a compiere un percorso diverso, scelte diverse, che rilancino le istituzioni, il turismo culturale e la qualità della musica e della cultura in generale".

"Dopo lo sforzo e le azioni positive messe in campo, giustamente, per la tutela di Abruzzo Engineering, credo che la Regione abbia il dovere di occuparsi anche delle istituzioni culturali, che non vanno abbandonate a se stesse. Anche questi sono posti di lavoro da tutelare”.

 

Betty Leone: "Posizione giunta regionale sconcertante"

“È davvero sconcertante la posizione della giunta regionale, che di fatto abbandona a se stessa una delle più importanti istituzioni culturali del capoluogo, senza rendersi conto che anche la cultura produce lavoro ed economia”.

Lo dichiara l’assessora alla cultura Elisabetta Leone, alla luce della mancata erogazione dei fondi all’Istituzione Sinfonica Abruzzese.

“Salvare l’ISA, così come altre istituzioni che vivono un grave momento di impasse per lo stop dei contributi, è compito della Regione Abruzzo che deve valorizzare e non mortificare la cultura.

Oggi pomeriggio ci sarà una riunione tra giunta comunale e regionale. Il Comune dell’Aquila farà la sua parte e si farà portavoce della salvezza dell’ISA, sollecitando la Regione a trovare una soluzione condivisa e rapida".

"Nel frattempo, a nome dell’intera giunta comunale, esprimo vicinanza e solidarietà ai lavoratori dell’ISA e alle loro famiglie”. 

 

La nota del consigliere comunale di L'Aquila città aperta, Giorgio De Matteis

Nel perfetto silenzio di un'Amministrazione regionale che, mai come in questo momento, penalizza la città dell'Aquila, si sta spegnendo la vita dell'Istituzione sinfonica abruzzese. La senatrice Pezzopane e il sindaco Cialente in altri tempi avrebbero abbaiato alla luna e lanciato strali contro il presidente della Regione.

Oggi servi sciocchi di D'Alfonso permettono che una delle più prestigiose istituzioni culturali della Regione e del Paese si spenga e chiuda i battenti, lasciando a casa 50 persone, nel più totale abbandono.

Negli ultimi anni si è andati avanti, sebbene con grande difficoltà, ma mai ci saremmo aspettati questo comportamento da D'Alfonso e compagni. Mentre si acquisisce la city a Pescara, mentre vi si trasferiscono le strutture amministrative, mentre si prendono in giro gli aquilani con la barzelletta della legge per L'Aquila capoluogo, mentre si prova a fare la furbata della nomina alla presidenza del Parco Gran Sasso, l'Abruzzo veloce di D'Alfonso è così veloce da tentare di fregare la città dell'Aquila nel più assoluto silenzio, soprattutto di quello di una sedicente senatrice e di un sindaco ormai ai titoli di coda.

Mi auguro che il vice presidente della giunta regionale, così come ha fatto per altre realtà (ogni commento è superfluo), porti a casa ciò che è dovuto ad una città che nulla chiede, se non, almeno, di sopravvivere.

 

Benedetti: "Ad horas, Consiglio comunale straordinario"

"Stiamo lavorando, insieme con il vice presidente Ermanno Giorgi, per la convocazione, ad horas, di un consiglio comunale straordinario sulla drammatica situazione dell'Istituzione sinfonica abruzzese, convocazione che potrebbe avere luogo già lunedì 20 luglio".

È quanto ha dichiarato il presidente del Consiglio comunale Carlo Benedetti.

"Il Consiglio comunale – ha proseguito Benedetti – non può restare inerte davanti alla ventilata fine di una delle più prestigiose istituzioni culturali della città e della regione. Ci sono in ballo la perdita di un pilastro della nostra identità e della nostra economia, oltre a cinquanta posti di lavoro. L'assise civica farà sentire la sua voce. La Regione deve fare il suo dovere per scongiurare quello che sarebbe l'ennesimo colpo ad un territorio già provato. Non voglio neanche considerare – ha concluso Benedetti – l'ipotesi di un mancato rifinanziamento da parte della Regione. Altrimenti dovremo tornare a suonare la campana di palazzo per chiamare a raccolta la città".

 

Ultima modifica il Giovedì, 16 Luglio 2015 14:17

Articoli correlati (da tag)

Chiudi