Lunedì, 20 Luglio 2015 00:17

Parco Costa teatina: le indecisioni del centrosinistra e la rabbia di Mazzocca

di 

Il litorale abruzzese che corre da Ortona fino a San Salvo presenta aspetti di grande interesse naturalistico.

Per questo il Parco della costa teatina potrebbe diventare il volano ambientale, economico e turistico dell'intero territorio. Sembrano tutti convinti, da anni. Eppure, la perimetrazione del Parco sta diventando una vera e propria odissea.

Quando i confini sembravano ormai scritti, ecco l'ultimo capitolo di una vicenda che sta assumendo contorni grotteschi: il Consiglio regionale, su proposta dei Consiglieri di maggioranza Mario Olivieri e Andrea Gerosolimo (Abruzzo Civico), ha approvato una risoluzione urgente che impegna il presidente Luciano D’Alfonso ad un intervento tempestivo presso il Commissario Governativo, Giuseppe De Dominicis, per sospendere e rivedere la procedura di istituzione dell'area protetta e rettificare il perimetro presentato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

I consiglieri regionali, nella risoluzione, hanno rilevato "evidenti discrasie temporali tra la situazione rappresentata ed il reale stato dei luoghi", oltre a "gravi carenze in ordine alla effettiva situazione insediativa esistente, indicata in maniera distorta o lacunosa e la mancata individuazione dei confini sulla base degli elementi conoscitivi e tecnico-scientifici assunti presso i servizi tecnici nazionali". Non solo. Hanno evidenziato che la documentazione tecnica allegata alla proposta, reperita presso il Settore Urbanistica e Pianificazione territoriale della Provincia di Chieti, senza l’approvazione del Consiglio Provinciale, presenta gravi asimmetrie tra il tracciato cartografico e il reale stato dei luoghi inseriti nella perimetrazione, interamente sradicati dalle infrastrutture esistenti, dalle urbanizzazioni e dalla rete dei servizi territoriali (porti, zone industriali, ospedali, etc).

E' tutta da verificare, evidentemente, l'efficacia politica di una risoluzione di Consiglio su una gestione commissariale: sta di fatto che l'iniziativa consiliare di Abruzzo Civico è arrivata come un fulmine a ciel sereno. E ha scatenato la rabbia dell'assessore all'ambiente Mario Mazzocca che l'ha definita "confusa, oltre che massimamente errata nei modi, nei termini e nella sostanza". Mazzocca ha poi preso carta e penna per scrivere al Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi e al Ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti, chiedendo la rapida conclusione delle procedure di perimetrazione, "in quanto punto fondamentale del programma di governo dell’attuale coalizione regionale".

Se non fosse che Mario Olivieri e Andrea Gerosolimo, pur con qualche mal di pancia, fanno parte della stessa coalizione. Dunque? Qual è l'orientamento della maggioranza di centrosinistra?

I consiglieri di Abruzzo Civico hanno provato a calmare un pochino le acque, "siamo assolutamente a favore della istituzione del Parco" hanno spiegato, sottolineando però come "la perimetrazione debba essere operata in totale accordo con le amministrazioni e le comunità locali".

Quattordici anni, non sono bastati. "Ne servono ancora altri? Dove potrà fermarsi il record dei record ormai blindato dalla (ex) Regione Verde d’Europa?", si è chiesto polemicamente Alessio Di Florio, dell'Associazione Antimafie Rita Atria, Associazione Culturale Peppino Impastato, PeaceLink Abruzzo. "Il Consiglio Regionale – ha sottolineato - dopo analoga iniziativa assunta da tutti i sindaci (PD e centro-destra insieme), ha chiesto al Governo di non avallare la perimetrazione proposta dal commissario De Dominicis. Un commissariamento giunto dopo, appunto, 14 anni, nominato da un governo a maggioranza PD, inviato in una Regione in cui l’Amministrazione è a maggioranza PD e con la nomina di una persona proveniente dall’area politica del PD. Eppure, dopo quasi un anno, questa è la conclusione: l’Amministrazione Regionale PD (e alleati) chiede al Governo PD (e alleati) di fermare tutto".

In effetti, in questi mesi si sono intervallati incontri pubblici, convegni, presentazioni, conferenze, comunicati stampa e tanto altro. Dubbi, domande, rimostranze, "evidenti discrasie", però, non sono mai state evidenziate. "Dopo averlo criticato e attaccato per anni (critiche in molti casi tra l’altro condivisibili) – ha incalzato Di Florio - al momento decisivo, il PD fa proprie le posizioni del centro destra e di chi in questi anni si è espresso e ha operato contro il Parco Nazionale della Costa Teatina? Perché?".

E' una domanda che merita precise e decise risposte.

Ultima modifica il Lunedì, 20 Luglio 2015 15:39

Articoli correlati (da tag)

Chiudi