Guerra di emendamenti, a colpi di comunicati stampa.
E' polemica sul pagamento delle utenze richiesto agli assegnatari del progetto Case e Map. Cosa è successo, ieri, in Commissione bilancio al Senato, al momento di presentare emendamenti al decreto Enti locali?
Andiamo con ordine. Inizia la senatrice Paola Pelino (Forza Italia) che annuncia l'accoglimento, in Commissione, del suo emendamento per la ripartizione delle utenze in base ai consumi effettivi e non a metro quadro, come chiesto e ottenuto dall'amministrazione comunale in fase di conversione del decreto 'Sblocca Italia'. "E' una grande vittoria della perseveranza per ripristinare un principio di equità fin qui inspiegabilmente ignorato", scrive. "A partire dal 1 gennaio del 2016, si sana l'ingiusta disposizione che collega il calcolo delle utenze ai metri quadrati lordi".
Poco dopo, è il turno della senatrice Stefania Pezzopane (Partito Democratico). "La fretta fa i micetti ciechi", risponde. "Solo ora in commissione Bilancio è stato approvato (presenti solo io e Chiavaroli dell'Abruzzo) un emendamento sulle bollette che consente al sindaco di fare quanto anche lui avrebbe da tempo voluto fare".
Che cosa, esattamente? Il Calcolo per metri quadri può essere utilizzato dai Comuni fino al 31 marzo 2016. "Dal 1° aprile - spiega la senatrice democrat - i Comuni ripartiscono i consumi rilevati per ogni edificio, anche per il riscaldamento, l’energia elettrica e la produzione di acqua calda sanitaria, in base agli effettivi consumi registrati dai contatori installati o da installare negli edifici del progetto C.a.s.e. e nei Map".
Non il 1° gennaio 2016, bensì il 1° aprile. In serata, prova a fare chiarezza il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente. "La direttiva europea prevede che al massimo, dal 1° gennaio 2017, si paghi a consumo individuale", scrive Cialente su Facebook. "Noi lo sapevamo, ma sappiamo anche che i 4443 contatori non sono più attendibili (per durata della vita tecnica, oltre che rotti o, peggio, sabotati). Però costano 500-600 euro l'uno, ergo servono 2.5 milioni. In accordo con l'Arch. De Paulis, dirigente al settore, avevamo programmato quanto segue: arrivano dei tecnici da fuori ai quali daremo l'incarico di certificare lo stato dei contatori. Poi passeremo a fare il bando di gara per fornitura, posa in opera e telelettura. Per questo avevamo richiesto i soldi, da tempo. Ma non c'erano. Con l'emendamento presentato da Stefania Pezzopane ora ci sono, e possiamo procedere".
Cialente non manca una stoccata alla senatrice Pelino: "Ha fatto un comunicato, mi dicono. Parlava del 1° gennaio 2016. Una sciocchezza, che chiunque amministra o mangiucchia di politica e Pubblica Amministrazione neanche prende in considerazione. In quattro mesi, uno dei quali agosto, secondo voi Roma manda i soldi, si fa un bando, si esplica la gara, si montano 4443 contatori? No di certo. Era una sciocchezza, L'ho fatto presente, e subito abbiamo pattuito la data giusta: 1° aprile. Nel frattempo, proprio oggi, abbiamo risolto il problema del pagamento del consumo individuale di acqua calda. Partirà da settembre, ma le bollette forse non potranno essere bimestrali, perchè sono legate alla lettura della GSA. La mia amica Paola Pelino ha fatto una figura un po' barbina. Primo perchè ha scritto 1° gennaio, sciocchezza impossibile (ma che ne sa di come stanno le cose, metti che la consiglia Liris povera figlia); secondo perchè ha fatto il comunicato quando ancora non si approvava l'art. 8 (il nostro è l'11). Poi perchè non stava in commissione. Forse era in giro a fare shopping".
Il primo cittadino racconta poi, a conclusione del lunghissimo post pubblicato sulla bacheca Facebook, un ultimo aneddoto: "Nell'aula della Commissione, al momento della presentazione dell'emendamento Pelino, qualcuno ha detto 'dai, con questo emendamento ci giochiamo il Sindaco dell'Aquila'. Volevano creare allora appositamente il caos. Lo dico, non che me ne freghi niente, ma per farvi capire come strumentalizzano la nostra tragedia".
In serata, torna a parlare il centrodestra cittadino. "Non mi abitueró mai ad un traformismo così spregiudicato!", scrive Guido Quintino Liris, capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale. "Il Sindaco da anni sostiene la bontà di una scelta sua e dell'amministrazione - pagamento dei consumi luce, gas e acqua a seconda dei metri quadrati - e oggi, in occasione dell'accoglimento di un emendamento della senatrice Pelino esulta dichiarando di aver da sempre combattuto per il raggiungimento dell'obiettivo in questione. In ogni intervento pubblico, sui media e nelle sedi istituzionali, da anni la sinistra giudica giusta e corretta la modalità di pagamento delle utenze per metri quadrati, una modalità che dovrebbe garantire 'equità tra piano terra, primo piano e secondo (Cit. Sindaco)'. Incredibile!".
Anche durante la manifestazione a Villa Gioia - ricorda Liris - "Cialente e i suoi hanno ribadito le loro convinzioni. Porterò filmati, registrazioni, interviste: ben vengano i cambiamenti e i ravvedimenti ma non l'ipocrisia. Questa amministrazione non ha mai dato seguito alla delibera di Consiglio Comunale di dicembre 2011, che stabiliva regole certe e modalità di riscossione di canoni di compartecipazione e di utenze. Quanto stabilito dal Consiglio non è stato mai rispettato, e la condanna della Corte dei Conti è arrivata puntuale a dichiarare l'incapacità amministrativa del Comune dell'Aquila. Però, un risultato è stato conseguito da Cialente: aver ottenuto che l'emendamento, già accettato dal Governo, si arricchisse di una modifica dell'ultimo secondo: lo spostamento dell'entrata in vigore dal 1° gennaio 2016 al 1° aprile 2016 (motivi sempre ricollegabili a difficoltà amministrative del Comune...). Ma che grandi soddisfazioni! Puerili ed infantili, ma stiano tranquilli: non prenderanno in giro gli aquilani ancora per molto!".
Non resta che attendere, dunque, il 1° di aprile del 2016. Sperando non si tratti di uno scherzo.