Un incendio di vaste dimensioni è divampato nel primo pomeriggio di ieri all'Aquila, nella zona nord-ovest della città, tra San Marco e Santi di Preturo.
Le fiamme hanno interessato una superficie di bosco di circa 10 ettari. Il vento ha reso fin da subito difficoltose le operazioni di spegnimento, condotte, a terra, da Forestale, vigili del fuoco e Protezione civile e, via cielo, da due canadair.
L'origine del rogo è apparsa da subito dolosa.
I vigili del fuoco e gli uomini della Protezione civile regionale hanno trovato tre inneschi differenti, a bordo strada, a distanza di un centinaio di metri l'uno dall'altro. In due punti le fiamme non hanno fatto in tempo a diffondersi ma uno dei tre inneschi è andato a segno. Complice il vento, il fuoco ha mangiato diverse porzioni di bosco (composto per lo più da querce e pini neri) e si è poi spostato sulla cresta della montagna.
Il traffico sulla strada che conduce a Santi di Preturo è stato a lungo rallentato dalla presenza di pattuglie di vigili urbani e dal presidio dei mezzi di Protezione civile, Forestale e vigili del fuoco, operativi per tutta la notte.
Nel corso del pomeriggio si è temuto che le fiamme potessero arrivare a lambire l'abitato di San Marco ma la situazione è rimasta comunque sotto controllo.
Oltre a due canadair (che, per l'approvvigionamento d'acqua, hanno utilizzato il vicino lago di Campotosto), hanno operato sul posto tre autobotti e due mezzi Blitz di Forestale e vigili del fuoco.
Sono accorsi per un sopralluogo il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente, e l'assessore all'Ambiente e alla Protezione civile Mario Mazzocca.
Sembra che, per appiccare le fiamme, siano state utilizzate alcune confezioni di fiammiferi lanciate, accese, da un'auto in corsa.
Aggiornamento di venerdì 31 luglio
Secondo fonti della Forestale, la situazione, alle ore 11:00 di venerdì 31 luglio, è la seguente: pur non essendo stato ancora dichiarato spento, l'incendio tra S. Marco e Santi di Preturo è stato domato. Dalla macchia boschiva non si vede alzarsi più nemmeno il fumo. Al momento la zona continua a essere presidiata e monitorata dalle squadre di vigili del fuoco, Forestale e Protezione civile regionale, che stanno eseguendo le operazioni di bonifica.