Venerdì, 07 Agosto 2015 17:31

Caccia: Pepe, da Giunta Abruzzo ok a nuovo calendario venatorio

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La Giunta regionale ha dato via libera al nuovo calendario venatorio 2015-2016.

Un calendario che, spiega l'assessore Dino Pepe, "contiene elementi di innovazione soprattutto sul fronte del coinvolgimento delle parti interessate attraverso l'adizione delle associazioni di categoria e con la collaborazione degli uffici Caccia delle quattro province".

Il solco su cui ci si è mossi è stato il recepimento delle istanze del mondo venatorio, agricolo e ambientalista e delle indicazioni dell'Ispra.

"Le novità più importanti - spiega l'assessore Dino Pepe - sono: 3 giornate di preapertura da appostamento alla Tortora e ai Corvidi i giorni 2, 5 e 6 settembre; apertura della caccia alle specie fagiano, lepre, quaglia e volpe a partire dalla terza domenica di settembre; apertura generale a tutte le specie migratrici, alla coturnice, alla starna e al cinghiale a partire da sabato 3 ottobre; reinserimento di alcune specie cacciabili come: frullino, codone, mestolone, canapiglia; chiusura della caccia a tordo bottaccio, cesena e tordo sassello al 20 di gennaio; chiusura della caccia alla becaccia al 20 di gennaio (e non il 10) per quegli Atc che hanno realizzato i monitoraggi durante il periodo di svernamento della specie e in cui i dati ottenuti hanno dimostrato un'adeguata presenza; possibilita' di estensione della caccia al colombaccio dall'1 al 10 febbraio".

L'assessorato ha posto particolare attenzione alla caccia al cinghiale, specie estremamente critica negli impatti sulle economie agrarie. La caccia collettiva (braccata e girata) al cinghiale inizierà il 3 ottobre e terminerà il 2 gennaio; nelle zone soggette al Patom si aprirà invece il primo novembre e terminerà il 31 gennaio.

"Elemento di rilevante novità - aggiunge Pepe - per il cinghiale è l'introduzione, in via sperimentale, della caccia di selezione che ogni Atc potrà effettuare attraverso la redazione appositi piani di prelievo suddivisi per sessi e classi di età, anche oltre i mesi tradizionali di caccia. Questa innovazione si inserisce nella ferma volontà della Regione di limitare gli impatti negativi della specie sulle attività agricole abruzzesi, agendo attraverso uno strumento ordinario e continuativo di gestione (la caccia di selezione) e non più solo con uno strumento straordinario come il selecontrollo, realizzato esclusivamente fino ad oggi". 

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