Sesso in cambio del rilascio del permesso di soggiorno.
Con l'accusa di violenza sessuale e concussione, stamane, su ordine di custodia cautelare, è stato arrestato un poliziotto residente ad Atessa (Chieti) in sevizio presso il Commissariato di Lanciano (Chieti).
L'uomo, ammanettato dai suoi stessi colleghi, è stato posto agli arresti domiciliari.
Titolare dell'inchiesta è il pm della Procura di Lanciano Anna Benigni.
I fatti contestati al poliziotto, ai danni di una sudamericana quarantenne, si sarebbero verificati in due circostanze: nel maggio e nel settembre del 2013.
L'agente era addetto all'ufficio passaporti e immigrazione.
A condurre le indagini sono stati gli uomini della questura di Chieti. Stando agli accertamenti degli investigatori, prima che la donna cedesse ai presunti ricatti sessuali del poliziotto, lo stesso avrebbe ritardato, se non bloccato, le pratiche per il rilascio del permesso di soggiorno.
Per i legali dell'indagato, gli avvocati Luca Scaricaciottoli e Giacomo Nicolucci, il fatto appare inverosimile.
"Va tutto provato. Il nostro assistito - spiegano - lavorava solo parte delle pratiche, non era lui a rilasciare materialmente i permessi di soggiorno. Pare assurdo - osservano - che la denuncia sia stata fatta solo pochi mesi fa quando i fatti contestati al poliziotto si riferiscono a cira due anni fa". Le indagini, intanto, vanno avanti, per accertare se si siano verificati casi analoghi.