Giovedì, 18 Luglio 2013 12:40

L'Aquila, crollo facoltà di ingegneria: due condanne e cinque assoluzioni

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Due condanne e cinque assoluzioni nel processo per il crollo della facoltà di ingegneria dell'Università dell'Aquila. Lo ha deciso il giudice Marco Billi, al termine della camera di consiglio. Ernesto Papale e Carmine Benedetto, rispettivamente direttore dei lavori e direttore di cantiere, sono stati condannati a quattro anni di reclusione e all'interdizione dai pubblici uffici per cinque anni. Assolti, invece, gli altri cinque imputati: i tre progettisti Gian Ludovico Rolli (79 anni di Roma) Giulio Fioravanti (67 di Roma) e Massimo Calda (63 anni di Bologna); Sergio Basile (78 anni) e Giovanni Cecere (82 anni) questi ultimi due collaudatori.

Il Pm Fabio Picuti, al termine di una requisitoria durata oltre due ore e mezzo, aveva chiesto la condanna a tre anni di reclusione per tutti gli imputati, accusati di aver redatto il progetto architettonico e variante dell'area di ingresso del corpo "A" in modo incompleto e carente, tra il 1988, quando fu assegnato l'incarico, e il 1994, periodo della realizzazione. Secondo il magistrato il crollo della Facolta' di Ingegneria di Roio "è stato di proporzioni notevoli, in riferimento ai danni prodotti sul corpo di fabbrica, tale da aver leso l'incolumità pubblica".

"Un crollo - aveva aggiunto Picuti durante la lunga requisitoria - che ha riguardato il distacco di elementi strutturali dell'edificio: 560 metri quadrati di mattoni di rivestimento della facciata, a causa del progetto risultato incompleto e carente".

Ultima modifica il Giovedì, 18 Luglio 2013 12:55

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