Giovedì, 29 Ottobre 2015 12:18

Abruzzo Engineering, svela 'primadanoi': "10mln non giustificati a Selex"

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Una assoluta mancanza di vigilanza, intesa quale mancanza di un costante e continuo monitoraggio in itinere circa l’utilizzo delle risorse finanziarie erogate, ancor più considerando il ruolo di Regione Abruzzo quale socio di maggioranza. Una assoluta superficialità nell’erogare le somme stesse, talora solo sulla base di note di debito (che hanno ben altra funzione contabile) e soprattutto a seguito di un alternarsi di fatture, note di credito, note di debito storni contabili che, rendendo difficile ricostruire le motivazioni, hanno sicuramente contribuito a creare una intricata situazione finanziaria.

A leggere la relazione depositata, quasi un anno fa, dalla Struttura speciale di supporto controllo ispettivo contabile di Regione Abruzzo sulla gestione finanziaria di Abruzzo Engineering, si rimane esterrefatti.

A svelare il documento è Alessandro Biancardi, sulle pagine del sito primadanoi.it. "Poiché tutta la documentazione è stata via via inviata alla Regione non si comprende come mai, nei vari passaggi amministrativi, non sia mai stata rilevata la suddetta anomalia con conseguente attivazione delle necessarie procedure di verifica", si domanda la Struttura speciale.

In effetti, quanto accaduto pare davvero incomprensibile. Ma andiamo con ordine.

Nel documento, si fa riferimento al periodo 2008-2011. Il 25 febbraio del 2008, la giunta regionale - presidente Ottaviano Del Turco - affida ad Abruzzo Engineering - presidente Lamberto Quarta - la realizzazione dell’Asse III del Por Fesr 2007-2013: in concreto, il "miglioramento della disponibilità di servizi Ict per le imprese…", il "potenziamento delle reti immateriali (banda larga) nelle aree di montagna", il "miglioramento della disponibilità dei servizi Ict per cittadini di aree di montagna".

Lavori mai completati, in realtà, costati un sacco di milioni: Regione Abruzzo, infatti, ha versato nelle casse di Abruzzo Engineering 47.2milioni di euro. Fondi Europei, a valere - appunto - sul fondo Por-Fesr.

Cosa ha evidenziato il controllo ispettivo? Per i pagamenti ricevuti, Ae emetteva regolare fattura, se non fosse che, molto spesso, le stesse venivano poi stornate con note di credito. Così, le cifre incassate restavano senza un giustificativo. E Regione Abruzzo? Non ne sapeva nulla, perché non ha mai svolto il suo ruolo di controllo, e fino alla fine del 2011, con la Giunta di centrodestra guidata da Gianni Chiodi.

Una volta incassati i soldi, poi, Abruzzo Engineering versava una parte a Selex, il socio privato, società della galassia di Finmeccanica, all’epoca presieduta da Sabatino Stornelli, con Pierfrancesco Guarguaglini che vestiva i panni di amministratore delegato. E il 'gioco' si ripeteva: diverse fatture emesse da Selex venivano, infatti, stornate, a pagamento avvenuto.

Ci sono poi altre fatture, che complicano ulteriormente le cose, creando una difficoltà oggettiva a chi tenta di imputare pagamenti alle relative causali. Sta di fatto che Abruzzo Engineering avrebbe ricevuto fondi europei dalla Regione per determinate attività: in realtà, però, più di 11milioni sarebbero stati utilizzati per progetti diversi.

In alcuni casi, scrive Biancardi su primadanoi.it, l’ispezione non è riuscita a capire nemmeno se alcune fatture siano state pagate oppure no, per il fatto che da alcuni schemi risulterebbero 'compensate'. Inoltre, tra le varie compensazioni, viene citata anche una fattura, la numero 100 del 2008, che però non risulta né dal partitario Selex del 2008 né tra le fatture di Ae. Che fine ha fatto quella fattura e di che soldi si tratta? Sempre nei documenti relativi alla compensazione, a volte non combaciano fatture, causali e importi se si comparano i partitari Selex e Ae.

Si evince, comunque, che almeno 6milioni di fondi europei incassati, sarebbero stati utilizzati da Ae per spese di gestione varie come retribuzione dei dipendenti, affitti passivi, contributi previdenziali e assistenziali, interessi passivi per le anticipazioni bancarie.

"Dunque", si legge ancora nella relazione, "la carenza di liquidità di Abruzzo Engineering, oltre ad aver portato la stessa a utilizzare fondi finalizzati erogati dalla Regione per far fronte alle ordinarie spese di gestione, ha portato la stessa anche a richiedere anticipi su fatture alle banche con i connessi oneri finanziari".

Operazioni sospette, senza dubbio, tanto che è stata inviata una segnalazione all’indirizzo della Corte dei Conti per ipotesi di responsabilità degli amministratori di allora.

Come non bastasse, l’ispezione tocca anche un'altra oscura vicenda. Nel 2009, Selex ha ceduto a 'Mps Leasing & factoring' le fatture 21-22-23 relative a crediti da 10mln euro che vantava da Abruzzo Engineering. La società della Regione ed i suoi amministratori non hanno mosso un dito, anzi hanno chiesto una ulteriore dilazione dei pagamenti con conseguenti enormi interessi da riconoscere. Il documento del controllo ispettivo, pur non entrando nel merito, ravvisa comunque la disinvoltura dell'operazione e il rischio che gli amministratori di Ae abbiano inchiodato la Regione che potrebbe essere chiamata, come socio di maggioranza, a pagare 10 milioni di euro al posto della società insolvente.

Una operazione, scrive ancora Biancardi su primadanoi.it, che la Corte dei Conti dovrà approfondire con particolare attenzione per stabilire se si trattava di operazione lecita e compatibile con lo status di società in liquidazione di Abruzzo Engineering ed inoltre valutare se le ulteriori dilazioni (e pagamento di ingenti interessi) non configurino un ulteriore danno erariale.

Stando così le cose, quasi un anno fa, come detto, la dirigente del servizio ispettivo ha inteso invitare la Regione ad una profonda riflessione sul futuro di Ae, bilanciando costi e benefici: chiudere la società o rilanciarla, ma solo in presenza di un solido piano industriale. Sappiamo tutti come è andata: la Giunta di centrosinistra, guidata da Luciano D'Alfonso, ha deciso di salvare la società, accordandosi tra l'altro con Selex per chiudere un contenzioso che, a questo punto, potrebbe basarsi su partite dubbie e fatture non regolari.

Ultima modifica il Giovedì, 29 Ottobre 2015 12:43

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