Il 18 dicembre, in occasione della Giornata Internazionale dei Migranti, il Circolo Querencia e il comitato territoriale Arci dell’Aquila, in collaborazione con l’Associazione Bibliobus e la libreria Polarville promuovono un’iniziativa dedicata alle donne e agli uomini migranti.
Dalle ore 18 alle ore 20 presso la libreria Polarville di Via Castello e presso il Bibliobus collocato nel piazzale antistante l’Auditorium del Parco del Castello sarà possibile ascoltare le storie sia dei migranti che vivono a L’Aquila da molti anni, sia dei ragazzi che fanno parte dei progetti di accoglienza e SPRAR della nostra città.
L’iniziativa si ispira ad una installazione presentata lo scorso settembre all’inaugurazione del Museo dell’Empatia di Londra “A mile in my shoes”, durante la quale si invitavano i partecipanti ad indossare un paio di scarpe di uno sconosciuto, per poi camminare lungo il fiume Tamigi, ascoltando, in una cuffia, la sua storia per avvicinarsi al suo vissuto e alle sue emozioni.
Il proposito degli artisti e degli intellettuali promotori di questo museo all’avanguardia è quello di invitare le persone a sviluppare empatia con il vissuto degli altri. Secondo in filosofo Roman Krznaric (tra i fondatori del Museo) “L’empatia è l’arte di mettersi nei panni di qualcun altro e di vedere il mondo attraverso i suoi occhi. È lo strumento più potente che abbiamo per capire la vita degli altri. La nostra incapacità di capire il punto di vista degli altri, le loro esperienze e i loro sentimenti, infatti, sono alla base del pregiudizio, del conflitto e della disuguaglianza. L’empatia è l’antidoto di cui abbiamo bisogno”. Così come a Londra, anche a L’Aquila i proponenti l'iniziativa intendono invitare le cittadine e i cittadini a camminare per le vie della città ascoltando le storie delle donne e degli uomini che con i loro passi hanno attraversato numerosi confini.
L’obiettivo è promuovere la conoscenza e la comprensione di un vissuto così forte e, in molti casi, doloroso: attraverso l’esercizio quotidiano dell’empatia è possibile provare a compiere un passo per colmare le distanze culturali e sociali che in questo momento storico sono tra i motivi di alcuni dei conflitti della nostra società.