"Arte per ogni senso" domani 25 febbraio nello spazio sociale Asilo Occupato, nel centro storico dell'Aquila. A partire dalle ore 19 diverse esibizioni artistiche si alterneranno in Destroy what detroys you, per "uno spettacolo senza precedenti, una esperienza per ogni senso di percezione", come sottolineano gli organizzatori dell'iniziativa.
Alle 19 si inizia con l'azione situazionista del provocatorio artista Pelin Santilli (si raccomanda puntualità, "dato che per la buona riuscita dell'iniziativa sarà necessario chiudere il portone"). Poeta e "agitatore culturale", Santilli ha esposto in gallerie underground italiane ed europee, come a Berlino, Londra, Zurigo, Amsterdam, Roma. I suoi interessi di ricerca sono "le follie del mondo occidentale e la sua aberrante estetica".
Dalle ore 22.30, invece, salirà sul palco l'eclettica Lili Refrain, one woman band, chitarrista, compositrice e performer romana, la quale è stata ospite dell'Asilo lo scorso aprile. Le sue canzoni si elevano dalle orchestrazioni degli strati che riesce a costruire dal vivo, miscelando ambient minimalista con psichedelia, folk, blues, metal e opera lirica. Negli ultimi anni ha suonato incessantemente in tutta Italia e in Europa. Ha realizzato tre album che vantano eccellenti critiche nazionali ed estere: Lili Refrain (autoprodotto, 2007); 9 (Trips Und Träume/Three Legged Cat, 2010); KAWAX (Subsounds records / Sangue dischi).
A completare lo spettacolo di Lili Refrain ci sarà Tiger Orchid, prima fachira italiana e performer di body art estrema. La sua ricerca spazia dalla semiotica visuale all'antropologia, dallo yoga al teatro contemporaneo, dall'arte circense alle sospensioni e vanta ormai uno sconfinato curriculum di collaborazioni artistiche come quelle con Freaks Bloody Tricks, La Macchina Da Cucire, Bloody Cirkus, Andrea Ropes, Alia, Diana Junyent, Miss Amrita, Fakir Testa. Ha organizzato diversi festival di body art estrema, tra cui Interiora, che si tiene ogni anno il 31 ottobre al Forte Prenestino di Roma.
Il coordinamento dell'iniziativa è a cura di Opus e dell'associazione ArtQuake.