"Tombolografando L'Aquila -Obiettivo sulle trame" è la mostra dedicata all'antica arte del tombolo inaugurata stamane nella suggestiva cornice del Palazzetto dei Nobili.
Per l'occasione è stato presentato l'abito della Dama della Croce, curato e restaurato dalla storica dell'arte Giovanna Di Matteo. Il tradizionale costume, impreziosito dai delicati ricami in tombolo antico, sfilerà nella 719edizione della Perdonanza Celestiniana. "Non è un semplice abito, ma una ricerca storica - spiega Di Matteo ai microfoni di NewsTown - le novità sono l'inserimento del bicolore nella veste, che caratterizzava gli abiti indossati dai giovani, e soprattutto l' impiego del tombolo per le rifiniture. E' stato un delicato lavoro di archeologia sperimentale, poiché abbiamo riprodotto le passamanerie antiche".
Obiettivo del percorso espositivo, promosso dall'associazione "Un momento tutto mio - Art coaching" e dalla società "Archetipos Eventi&Servizi", di Pamela Alberelli, è valorizzare e rilanciare le radici secolari dell'artigianato artistico aquilano. "E' un artigianato di eccellenza ed è importantissimo rendergli visibilità a livello nazionale ed europeo - sottolinea Pamela Alberelli - inoltre, in questo caso, è una produzione tutta al femminile, poiché i manufatti in tombolo sono realizzati dalle donne dell'Art coaching. Penso che questo sia un fortissimo segnale di come la passione per l'arte possa dare vita ad attività che sostengano e sviluppino l'economia a L'Aquila".
Il connubio fra la presentazione del costume della Dama della Croce e l'esposizione di una delle più antiche espressioni artistiche e culturali dell'Abruzzo "è testimonianza fortissima di come il merletto aquilano possa sposarsi con un'altra tradizione, altrettanto forte, che è quella della Perdonanza Celestiniana", conclude con entusiasmo la Alberelli.
A narrare la storia del capoluogo abruzzese ci sono anche gli scatti del fotografo Franco Persia. Le immagini si intrecciano con la rete di manufatti, per ammirare la bellezza del patrimonio artistico aquilano, ma anche toccare la sofferenza della città nel dopo terremoto.
La mostra sarà ospitata nelle sale del Palazzetto dei Nobili fino al 23 agosto.