Cinque spettacoli di teatro comico e cinque di teatro di prosa.
La nuova stagione del Teatro Stabile d'Abruzzo, che inizierà giovedì 10 novembre per concludersi venerdì 28 aprile, si sdoppia.
Dei dieci appuntamenti in programma, la metà è dedicata al teatro di prosa classico, con quattro produzioni Tsa: China Doll (di David Mamet), Tutti insieme appassionatamente (con la Compagnia dell'Alba), Romeo e Giulietta (con Alessandro Preziosi) e Per ciò che è stato (con Antonello Fassari). L'altra metà, invece, è costituita da spettacoli comici: Così Rossi che più Rossi non si può (con Riccardo Rossi), Canta la notizia (con Dado), Vacanze rumene (di Stefano Sarcinelli), Tre per una notte (con Mr Phino, Luciano Lembo e Massimo Bagnato) e Che sarà (con Maurizio Battista).
Il cartellone è stato presentato questa mattina dalla presidente del Tsa Nathalie Dompè e dall'assessora alla Cultura del Comune dell'Aquila Betty Leone.
Assenti, per altri impegni istituzionali, i rappresentanti della Regione (uno dei soci fondatori del Tsa).
Non è passata inosservata nemmeno la sedia lasciata vuota dal direttore artistico Alessandro D'Alatri, impegnato a Napoli nella promozione del suo nuovo film.
“La responsabilità delle assenze è nostra” ha sdrammatizzato Nathalie Dompè “Abbiamo dovuto forzare i tempi della conferenza stampa perché altrimenti rischiavamo di andare troppo in là per la presentazione del programma”.
Sarà. Fatto sta che è la prima volta, in quarant'anni, che il direttore artistico del Tsa marca visita nel giorno della presentazione ufficiale di una nuova stagione.
Del resto, la scarsa presenza in città è una delle principali critiche mosse, da quando si sono insediati nei loro rispettivi ruoli, sia a D'Alatri che alla stessa Dompè. “Vorrei sottolineare che c'è una differenza tra la figura del direttore artistico e quella del presidente” ha tenuto a rimarcare quest'ultima, rispondendo alle domande dei giornalisti “Il presidente ha compiti limitati alla gestione amministrativa. Ce la metto tutta per essere qui all'Aquila, compatibilmente con il mio ruolo aziendale. Comunque è stato un anno molto positivo: abbiamo chiuso con un bilancio in attivo e modificato lo statuto, in modo da poter aprire le porte agli investimenti privati”.
Proprio questa è l'altra grande novità emersa nel corso della conferenza stampa: “D'ora in avanti sarà tecnicamente possibile” ha spiegato la presidente Dompè “coinvolgere i privati alla voce finanziamenti. Prima, lo ricordo, non si poteva fare. Naturalmente si tratta di un tema molto delicato, ci vorrà del tempo. Ma almeno ora esiste la possibilità formale”.
Tornando al programma - illustrato in un video messaggio registrato ad hoc da D'Alatri proiettato in sala stampa - cinque spettacoli comici sono un'anomalia rispetto alla tradizione e alla storia del Tsa e forse faranno storcere il naso a cultori e puristi: “Anzitutto invito a guardare i contenuti degli spettacoli” si è difesa la presidente “tutti di alto livello. Noi non siamo un ente privato ma un ente pubblico e il nostro dovere è rendere felici le persone ci sostengono, cioè gli aquilani e gli abruzzesi che, anno dopo anno, continuano a confermare le loro presenze. Il programma che abbiamo elaborato, improntato a una maggiore leggerezza, propone contenuti coerenti con le esigenze degli spettatori”.
Anche gli abbonamenti (l'apertura della campagna inizierà venerdì 14 ottobre alle 10 nella sede di via Porta Napoli n.5, all'Aquila) saranno differenziati in base ai bisogni e ai gusti del pubblico. Si potrano sottoscrivere tre tipi di abbonamento: quello intero per i 10 spettacoli; quello per i soli spettacoli di teatro comico; quello per i soli spettacoli di teatro di prosa classico.
In attesa che finiscano i lavori al Teatro Comunale - D'Alatri ha annunciato che molto probabilmente ciò avverrà in tempo per la stagione 2017/18 - la maggior parte degli spettacoli andrà in scena al Ridotto del Teatro Comunale. Tre, invece, saranno gli appuntamenti che saranno ospitati nell'Auditorium della Guardia di Finanza.