Lunedì, 17 Ottobre 2016 14:01

Solisti Aquilani, ecco la stagione '16/'17: si parte con un concerto a Berlino

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E' stata presentata, a Palazzo Fibbioni, la Stagione Artistica 2016/2017 dei Solisti Aquilani che si apre con un concerto-evento alla Philharmonie di Berlino il prossimo 20 ottobre.

Tanti gli appuntamenti in programma che vedono I Solisti ospiti delle più importanti società concertistiche in teatri 'storici' quali l'Argentina di Roma, il "Carlo Felice" di Genova, il Teatro Sociale di Como, il Teatro Sociale di Sondrio e ancora Milano, Mestre, Bergamo, Viterbo, Frosinone, Venezia. Nell’ambito delle attività promosse, torna l’ormai consueto omaggio alla città dell’Aquila con 'Musica per la città' che prenderà il via il 10 novembre e si concluderà il 12 maggio: non una stagione concertistica comunemente intesa, ma una vetrina delle migliori produzioni che I Solisti Aquilani porteranno in Italia e nel mondo.

Protagonisti, sempre, tutti i componenti dell'ensemble che si esibiranno a rotazione in ruoli solistici di elevato impegno virtuosistico e interpretativo. Ma non mancheranno collaborazioni artistiche prestigiose. E' il caso di Giovanni Sollima, violoncellista tra i più apprezzati sulla scena internazionale, o di Mischa Maisky, altro violoncellista nell’olimpo dei più grandi, nato in Lettonia ma praticamente cittadino del mondo, come lui stesso ama ricordare, o ancora Vladimir Ashkenazy che il pianoforte ha portato alla notorietà planetaria, convertitosi, a partire dagli anni '70  alla direzione d'orchestra.

Altrettanto notevoli gli ospiti italiani: da Pietro Borgonovo, oboista tra i più apprezzati sulla scena mondiale, oltre che raffinato direttore d'orchestra ad Andrea Bacchetti considerato uno dei pianisti più interessanti della nuova generazione di musicisti italiani e con il quale, nei giorni del concerto, I Solisti realizzeranno un'incisione discografica per la rivista Amadeus. E ancora Enrico Pieranunzi,  senza dubbio una delle personalità più in vista del jazz italiano sin dalla metà degli anni '70. In cartellone i grandi classici della musica colta, da Mozart a Vivaldi, passando per Bach, Haydn, Ciajkosvki e una attenzione particolare al repertorio del '900.

L’elenco dei concerti è lungo, e significativa la partecipazione a eventi e festival delle maggiori istituzioni musicali italiane e straniere; così come è significativa l’attività all'estero che ha trovato forza nelle qualità del gruppo cameristico, caratterizzato da due fattori d'eccellenza: strumentisti giovani e straordinarie professionalità, in grado di sostenere scambievolmente parti solistiche e d’insieme di elevato impegno virtuosistico e interpretativo e un repertorio che abbraccia le più diverse epoche musicali da quella pre-barocca alla musica contemporanea, con particolare riguardo ai compositori italiani, senza trascurare interessanti incursioni nella musica sacra.

"La sfida oggi non è più solo nell’essere bravi. La bravura, la professionalità, sono necessarie ma possono non essere sufficienti. Bisogna saper dire e dare qualcosa di più", ricorda Maurizio Cocciolito, direttore artistico de I Solisti Aquilani. "Essere un'eccellenza in questo momento storico richiede impegno, sacrificio, studio ma anche talento, dedizione totale e capacità di comunicare con immediatezza significati e valori nuovi accanto a quelli tradizionali. E’ un lavoro di squadra dove ciascuno contribuisce a consolidare o aggiungere nuove maglie alla rete di impegni e richieste che crescono in maniera esponenziale se si propone qualità in tutto, dalla musica alla comunicazione all’immagine ai contenuti. Se I Solisti oggi sono uno dei migliori gruppi da camera europei, e ovviamente non sono io a sostenerlo ma è quello che mi viene riportato dagli altri ed è la ragione per cui il 20 ottobre saremo alla Filarmonica di  Berlino, non è solo un orgoglio, un vanto, un traguardo, ma il punto di partenza per nuove sfide e nuovi obiettivi, sempre più importanti e difficili da conquistare. E’ questo lo spirito che ci anima, è questo il collante del nostro lavoro, è questa l’intuizione più grande e la volontà che ci accomuna".

Nel 2018, I Solisti Aquilani compiranno 50 anni, una data importante che rappresenta, inevitabilmente, l’occasione per  bilanci e retrospettive. Se l’attività artistica testimonia il percorso e i traguardi che il gruppo ha sin qui raggiunto, determinante resta il rapporto con il territorio: un  lavoro "certosino" che ha visto il complesso suonare anche in piccolissimi centri o in spazi irrituali, fedele al dettato statutario che lo vuole al servizio della divulgazione della musica nel propria regione. Senza trascurare l’attività concertistica dedicata al sociale, in affiancamento a quella istituzionale. Ecco allora I Solisti nelle scuole, nelle università (dall’ottobre 2016 orchestra 'in residence' dell’Università degli Studi di Teramo), negli ospedali (è di questi giorni l'istituzionalizzazione del rapporto con il Centro Regionale Trapianti della ASL dell’Aquila/Avezzano/Sulmona della Regione Abruzzo e della Regione Molise) e, soprattutto, a L’Aquila, la città di riferimento e di elezione, il cui nome ha viaggiato e continua a viaggiare sulle loro note.

Per info e dettagli sulla nuova stagione, clicca qui

 

 

Ultima modifica il Lunedì, 17 Ottobre 2016 14:12

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