E' stata Joumana Haddad l'ospite d'onore dell'edizione 2016 del premio letterario internazionale "L'Aquila-Bper Banca" intitolato a Laudomia Bonanni, la scrittrice aquilana scomparsa nel 2002.
La poetessa, scrittrice e giornalista libanese, considerata dalla rivista Arabian Business tra le donne arabe più influenti nel mondo, è stata premiata dalla presidente della giuria del concorso, la senatrice Stefania Pezzopane, e da Raffaele Marola, presidente del premio.
All'Auditorium del Parco del Castello, davanti a una platea composta da molti studenti delle scuole superiori dell'Aquila (liceo classico Cotugno, liceo scientifico Bafile e Itis Amedeo di Savoia), la Haddad, in perfetto italiano, ha recitato degli estratti di alcune sue opere, tra cui Il ritorno di Lilith, forse il suo libro di versi più conosciuto.
Per la sezione B del concorso, quella dedicata alle scuole superiori della provincia dell'Aquila, la giuria ha premiato Carlo Carosi, ex studente del liceo classico Cotugno dell'Aquila.
Jouman Haddad
Libanese, responsabile delle pagine culturali del più importante quotidiano del suo paese, An Nahar, amministratrice dell’IPAF, la sezione araba del prestigioso Booker Prize, poetessa e narratrice, tradotta in molte lingue, vincitrice nel 2006 dell’Arab Press Prize, traduttrice raffinatissima e poliglotta, Joumana Haddad (Beirut 1970) è conosciuta dal pubblico italiano soprattutto per la sua partecipazione a numerosi festival e per essere stata l’autrice di una serie di corrispondenze per il Corriere della Sera, durante l’ultima guerra tra Israele e Libano, nel 2006, tra cui una fiera, tagliente, indimenticabile, lettera ad Amos Oz. Non a caso le due recenti raccolte dedicate dagli Oscar Mondadori alla scrittura araba femminile contemporanea in versi e prosa si aprono entrambe con suoi scritti ed una, proprio da un suo verso, Non ho peccato abbastanza, trae il suo titolo. E' anche l'ideatrice della rivista Jasad, trimestrale di cultura ed arte dedicato al corpo.