Mercoledì, 22 Marzo 2017 19:30

Sperimentazione 5g: "Opportunità straordinaria, utilizzi molteplici"

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Area metropolitana di Milano, Prato, L’Aquila, Bari e Matera: sono queste le cinque città che faranno da battistrada in Italia per la sperimentazione sul 5G; sarà una sperimentazione pre-commerciale e, nell’ultimo anno - il 2020 - sarà possibile fornire il servizio a utenti fino all’1% della popolazione residente nell'area interessata, con l’obbligo di comunicare la natura sperimentale del servizio agli utenti, previa informativa al Ministero dello Sviluppo economico.

Si tratta, tuttavia, di un passaggio importantissimo per la città, sebbene in fieri; da L'Aquila, infatti, muoverà i primi passi la trasmissione "superveloce" di dati in mobilità. "Non si pensi ad un semplice upgrade del 4G, della telefonia mobile di ultima generazione", ha spiegato in conferenza stampa il capogruppo del Partito Democratico in Consiglio comunale, Stefano Palumbo; "al contrario, gli ambiti di utilizzo del 5G sono molteplici, dall’Internet delle cose alla sanità, dall’energia (contatori e lampioni intelligenti) all’automotive fino a Industria 4.0 (l'automazione industriale high tech al massimo livello), di cui finalmente si è iniziato a discutere". D'altra parte, parliamo di una tecnologia che dovrebbe consentire una velocità di 20 Gigabit al secondo in download e tempi di latenza di 4 millisecondi.

Nel suo Action Plan per il 5G, la Commissione europea ha invitato gli Stati membri ad individuare entro il 2018 almeno una città dove avviare la sperimentazione del 5G. "Vogliamo essere però nel gruppo di testa", ha dichiarato il sottosegretario allo Sviluppo economico Antonello Giacomelli, ospite, in estate, di un dibattito organizzato da Palumbo nell'ambito della Festa dell'Unità, incentrato sul rilancio economico del centro storico in chiave innovativa. "L’Italia accetta la sfida europea ed anzi rilancia", ha aggiunto; "dunque, in queste 5 città mettiamo a disposizione le frequenze e chiediamo agli operatori interessati, e a quanti vogliano scommettere con noi sul futuro, di presentare i loro progetti. Il pubblico fa per intero la sua parte e chiediamo ai protagonisti del mercato di fare la loro creando business e opportunità che concorrano a far crescere l’Italia".

Anche L'Aquila potrebbe generare un'economia di questo tipo: "Il tema occupazione è prioritario - ha ribadito Palumbo - ogni giorno, ci ritroviamo ad affrontare vertenze di ogni tipo: è necessario lavorare affinché si possano creare le condizioni strutturali necessarie a favorire gli investimenti". In questo senso, il 4% dei fondi per la ricostruzione destinati allo sviluppo economico "non basta se il territorio non è grado di offrire infrastrutture abilitanti che possano interessare i player internazionali disposti ad investire. E dunque, è necessaria una riflessione sul tessuto economico e produttivo, sui modi in cui sta evolvendo: la struttura produttiva sta velocemente mutando dalla produzione di beni materiali verso l'economia digitale. Per questo, le aziende sono interessate al capitale umano pìù che a materiali, macchinari o infrastrutture fisiche; L'Aquila, può giocare un ruolo di rilievo come città della conoscenza e dell'alta formazione, potendo vantare una università di prestigio, il Gran Sasso Science Institute, i Laboratori nazionali del Gran Sasso e l'Istituto nazionale di Fisica e Vulcanologia: è questo terreno fertile che ha permesso lo sviluppo favorevole della sperimentazione del 5G in città".

L'Aquila città laboratorio, insomma, come prefigurato dalla rettrice dell'Università degli studi dell'Aquila, Paola Inverardi. "E' un risultato importante per la città" ha spiegato la rettrice, che denota "la credibilità che il territorio ha saputo costruirsi nel tempo, dal 2010 ad oggi, col lavoro di tante persone: non si ottengono risultati del genere in un giorno, e non si riesce a venderli elettoralmente per una campagna elettorale" ha aggiunto, a scansare possibili polemiche per la conferenza stampa organizzata con Palumbo. "Horizon 2020 - ha aggiunto Inverardi, delegata nazionale sulla ICT nell'ambito del programma di finanziamento per la ricerca e l'innovazione - prevede investimenti rilevanti sul 5G per la sperimentazione a livello europeo; se è vero, infatti, che si tratta di una visione già un poco datata, trattandosi della tecnologia dell'oggi più che del domani, è vero anche che, ora, quella visione va costruita, e ci sono ingenti finanziamenti per farlo. Qui, la sperimentazione verrà facilitata da pezzetti di lavoro che abbiamo già messo in campo: penso alla rete in fibra ottica ad alta capacità che collegherà i principali e più importanti siti della città dell'Aquila per sperimentare e fornire servizi avanzati, alla Fiber-to-the-home, la fibra che correrà nei sottoservizi arrivando fin dentro le abitazioni, e così via".

'Pezzetti' che compongono un puzzle che potrebbe dare respiro all'economia della città, e rappresentare la sfida per il rilancio socio-ecomico dell'intero territorio, con le infrastrutture tecnologiche che potrebbero superare i limiti geografici che soffocano le aree interne, tagliate fuori dalle infrastrutture fisiche che, fino ad oggi, erano condizione necessaria agli investimenti economici.

"Non è un caso che Fiat Chrysler abbia deciso di portare qui un centro di competenza sul veicolo connesso: l'Università dell'Aquila fa parte, infatti, del consorzio Radiolabs (consorzio di ricerca che annovera tre Enti Accademici, oltre ad Univaq anche Tor Vergata e Roma3, e due Partner Industriali, Ansaldo e Hitachi Group) che ha lavorato a soluzioni per la guida autonoma dei treni, e poi qui ci sono i fondi per lo sviluppo che possono attrarre aziende come FCA; per non dire che la tecnologia verrà sviluppata sui Ducato che vengono prodotti in Abruzzo, e che il veicolo connesso lavorerà con sistemi satellitari, ovviamente, e sul territorio ci sono Telespazio e Thales Alenia Space che pare abbia deciso di portare in città i progetti dei mini satelliti, destinati, appunto, al trasporto. Insomma, si sta creando un vero e proprio sistema di altissime competenze, e la sperimentazione 5G è un ulteriore tassello".

Le città sono state selezionate sulla base dei criteri relativi alla distribuzione geografica, alla capillarità di connessione ultraveloce, alla disponibilità di frequenze nella banda 3.700-3.800 MHz; questo per quanto riguarda le aree metropolitane di Milano, Prato (con il suo distretto industriale) e Bari; in aggiunta ci sono L’Aquila, appunto, (in fase di ricostruzione, col suo grado di cablatura notevole) e Matera (che sarà capitale europea della cultura nel 2019).

Al bando del Ministero dello Sviluppo Economico potranno partecipare operatori tlc, ma anche Università, enti e centri ricerca, imprese e pubblica amministrazione. Le domande dovranno essere presentate entro il 15 maggio e i progetti saranno selezionati entro fine luglio per la sperimentazione che, come detto, durerà fino al 2020, anno in cui con la liberazione delle frequenze a 700 MHz prenderà il via concretamente il 5G in Europa.

"Chi vorrà sperimentare dovrà venire a L'Aquila", ha aggiunto Fabio Graziosi, professore del Dipartimento di Ingegneria e scienze dell'informazione e matematica. "Il 5G mette insieme e razionalizza le tecnologie esistenti", ha spiegato; "fondamentale, considerato che l'obiettivo di Horizon 2020 è avere 80 miliardi di device connessi nel mondo, dieci a persona, più o meno. E' in grado di gestire ed integrare reti diverse, con un'unica offerta per i diversi servizi applicativi, dall'automotive ai dati dei contatori del gas e dell'acqua passando ai sistemi capaci di generare realtà aumentata a fini turistici, graduando l'offerta a servizio della domanda". Se il mercato dovesse 'decollare', "avrà numeri esplosivi - di qui a cinque anni -  orientando le strategie di sviluppo dei principali player tecnologici".

Insomma, gran parte del mondo del futuro, così come si sta delineando, dipende proprio dalla creazione di reti 5G e L'Aquila, stavolta, potrà esserci in anticipo con l'obiettivo di attrarre forti investimenti da grandi multinazionali e, di conseguenza, con la possibilità di creare posti di lavoro.

Ultima modifica il Mercoledì, 22 Marzo 2017 21:07

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