Mercoledì, 23 Ottobre 2013 12:25

Vittorio Zucconi e Radio Capital all'Aquila:"Città in animazione sospesa"

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La trasmissione Tg Zero, in onda tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, alle 19, su Radio Capital e condotta da Vittorio Zucconi e Edoardo Buffoni, ha fatto tappa ieri all'Aquila, per una diretta dal nuovo Auditorium del Parco.

Un appuntamento fortemente voluto dallo stesso Zucconi, direttore di Radio Capital, del sito Repubblica.it e corrispondente dagli Stati Uniti per il quotidiano fondato da Eugenio Scalfari.

Insieme al sindaco Massimo Cialente e alla senatrice Stefania Pezzopane, ospiti della trasmissione, i due conduttori hanno cercato di fare il punto sulla ricostruzione, a più di quattro anni e mezzo dal terremoto.

A Zucconi Cialente ha spiegato le tante criticità che stanno ostacolando la rinascita della città, dalla burocrazia all'incertezza e alla scarsità dei finanziamenti, non ultimi quelli previsti dalla legge di Stabilità appena approdata in parlamento per l'approvazione. “L'unico modo che avevamo per assicurarci un flusso costante era la tassa di scopo” ha affermato Cialente “La proponemmo nel 2009 ma fu bocciata per una manciata di voti. Colpa sia del governo Berlusconi, che disse che non voleva mettere le mano in tasca agli italiani, sia di qualche franco tiratore del Partito democratico”.

Zucconi ha provato a incalzare il primo cittadino: “Voglio fare una domanda antipatica. L'Italia ha una miriade di problemi per risolvere i quali ha, però, risorse limitate. I soldi non ci sono. Perché, allora, per il governo, L'Aquila dovrebbe essere una priorità rispetto ad altre questioni o emergenze?”. “Perché un Paese non può lasciar morire così una città tra le più belle del suo meraviglioso patrimonio artistico e culturale, un patrimonio unico al mondo” è stata la risposta di Cialente.

Durante la diretta, ci sono stati anche alcuni interventi dal pubblico, tra cui quello di un ragazzo, Matteo Antonioli, sopravvissuto al terremoto dopo essere rimasto quasi 24 ore sotto le macerie. “Io mi sono salvato, la mia ragazza non ce l'ha fatta” ha detto il giovane, uno studente universitario. “In questi quattro anni si è parlato di tutto ma non delle persone come me, rimaste orfane o gravemente ferite. Siamo stati dimenticati. Io sono stato quattro mesi in ospedale ma né quando ero ricoverato né dopo c'è stato un rappresentante delle istituzioni che sia venuto a trovarmi per chiedermi come stavo. Ho dovuto spendere di tasca mia migliaia di euro per le cure e la riabilitazione e lo Stato non mi ha mai risarcito. Siamo stati abbandonati”.

Qualche radioascoltatore sintonizzato sulla trasmissione è intervenuto via sms facendo un paragone tra il terremoto dell'Aquila e quello dell'Emilia e chiedendosi perché in Emilia la ricostruzione sia già iniziata mentre L'Aquila sia ancora così indietro. “Non è assolutamente vero” ha replicato la Pezzopane “A parte il fatto che i due eventi non sono paragonabili, perché all'Aquila il terremoto ha distrutto il centro storico di una città con secoli di storia, in Emilia hanno avuto, da subito, certezza sui fondi, tant'è che per i prossimi anni sanno già che potranno contare su 6 miliardi di euro. Questo è avvenuto anche perché in Emilia, a differenza dell'Abruzzo, c'è stato un presidente di Regione che si è battuto insieme ai cittadini”.

Intervistato dai giornalisti prima dell'inizio della trasmissione, Zucconi, che era stato all'Aquila nei giorni immediatamente successivi al terremoto e aveva partecipato anche ai funerali delle vittime, ha dichiarato: “L'Aquila mi sembra una città in animazione sospesa. Sinceramente mi aspettavo di trovare una situazione peggiore, invece abbiamo visto che in centro ci sono molti cantieri, molte gru. Certo, rimane tantissimo da fare e so che i soldi stanno finendo, anche se non si può dire che fino ad ora ne siano arrivati pochi. Forse, anzi, certamente, si poteva fare di meglio”.

Vittorio Zuccon...
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Ultima modifica il Mercoledì, 23 Ottobre 2013 13:06

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