Martedì, 18 Luglio 2017 09:35

Cantieri dell'Immaginario: Casa Museum espone in centro con Giovani Creativi

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Nell’ambito de I Cantieri dell’Immaginario e nel cuore del centro storico dell’Aquila, Casa Museum con Kiasma Abruzzo aps propone una Mostra di Artisti e Creativi Contemporanei.

Tra Vespa e Mariani, esporranno Aristeidis Apostolopoulos, Daniele Breccia, Riccardo Chiodi, Stefano Divizia, Daniele Giuliani, Piotr Hanzelewicz, Serena Vittorini e Melissa Pallini.

Non cercherò fili conduttori tra sensibilità così diverse, trovo invece urgente raccontare l’approdo e l’approdo è il centro storico ed il palazzo in Corso Vittorio Emanuele II, ex Unicredit, dove tante personalità differenti troveranno in un unico spazio riqualificato la ragione aggregativa. Un spazio tornato vivo, un luogo dove condurre il frutto della creatività del post sisma. I Cantieri dell’Immaginario nascono proprio per rivitalizzare il cuore antico della città, molti degli artisti hanno lavorato in questi anni nell’Asilo occupato in viale Duca degli Abruzzi e quegli stessi spazi, sottratti al degrado e all’abbandono, sono diventati studi dove sono state elaborate idee e sensibilità.

Tra loro s’innestano i due fotografi, Apostolopoulos e Vittorini, vicinissimi all’Aquila, loro fissa dimora, insieme a Mariani e Vespa che nella città terremotata sono cresciuti.

Scampoli di vita che torneranno in centro storico con i giovani creativi di oggi in cerca di spazi per esprimersi. Come quando Mariani usciva con fogli e colori in giro e tornava a casa con qualche guadagno, come quando il giovane Vespa per il busto di Marte dio della Guerra, esposto alla Biennale d’Arte abruzzese, attirò sdegno e biasimo ma in quei chiodi e viti conficcati nel cranio Porto vide “il simbolo della bestialità umana, se questo gesso fosse stato esposto in una biennale nazionale” recensì “avrebbe raccolto molti consensi, più meritati di quelli che piovvero insulsamente sui sacchi di Burri”. Quel busto fu poi venduto ad un importante collezionista.

Vespa e Mariani anche loro giovani, anche loro contestati, anche loro a raccontare dell’esistenza, della durezza dell’esistenza e della sua drammaticità, insieme oggi a condividere un luogo per comunicare alla città l’urgenza di spazi aggregativi, da riqualificare, dove far vivere e raccontare arti e sperimentazioni, laboratori e avanguardie, contestazioni e confronti. Casa Museum ne è un esempio e le opere di Mariani esposte ne fanno parte. Artisti diversi, differenti forse anche divergenti, ma uniti nell’intento di rivitalizzare la città con l’arte. Ed è questo il filo conduttore della mostra, un laboratorio espressivo in cerca di luoghi pronto a dialogare con la città e con le istituzioni.

Ultima modifica il Martedì, 18 Luglio 2017 10:26

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