Sabato, 05 Agosto 2017 05:53

Cannabis terapeutica, in Valle Subequana tutto pronto per il primo raccolto

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A fine estate ci sarà il primo raccolto di canapa, seminata lo scorso aprile nella Valle Subequana, in provincia dell'Aquila, territorio stupendo non lontano dal capoluogo abruzzese.

Ad occuparsi del raccolto sarà la Enecta, azienda italo olandese specializzata nella realizzazione di estratti di cannabis destinati ad uso terapeutico. Otto gli ettari di canapa seminata, primo step, forse, di un nuovo percorso per l'agricoltura per le aree interne abruzzesi, che tornano ad investire su un prodotto di cui l'Italia nel secondo dopoguerra era uno dei leader, in termini di produzione ed esportazione.

Enecta è "un'idea partorita tanti anni fa", sottolinea Jacopo Paolini - co-fondatore di Enecta insieme a Marco Cappiello - in un'intervista che in parte vi proponiamo, pubblicata sul sito web dell'azienda.

Paolini, in Italia assistiamo ad un ritorno alla coltivazione della canapa, dal tuo osservatorio che cosa noti?
Dal mio osservatorio in Abruzzo, dove sto trascorrendo l'estate per seguire le coltivazioni, di notte mi piace guardare il cielo e le stelle e prima di andare a dormire, sento che il mondo sta cambiando, in bene o in male lo vedremo, ma il cambiamento che avverrà sarà importante.
Per quanto riguarda l'aspetto agricolo è immenso. Coltivare la canapa significa, e ciò potrà significare per tanti anni in futuro, per gli agricoltori un ritorno ad una coltura economicamente proficua, per meccanici e ingegneri lo sviluppo di nuovi macchinari per semina/irrigazione/raccolta e essiccazione, per la terra stessa dove la canapa viene piantata, il subire una bonifica naturale da sostanze nocive e un ri-energizzazione del terreno. Ci sarà da divertirsi!
 
Cosa significa oggi coltivare canapa?
Per me significa un tornare alla realtà: tornare nella casa dove sono cresciuto, lavorare con i miei amici che sto pian piano coinvolgendo nel progetto, come agricoltori/meccanici appunto, mostrare a chi è interessato al progetto che, se ce la fa uno come me, allora davvero potrebbe esser conveniente coltivarla, certamente non tutto è così semplice!

Si parla molto di sostenibilità, coltivare canapa in maniera sostenibile cosa vuol dire? 
La mia idea è semplice: adattare tecnologie, esperienze, know how, macchinari già esistenti al progetto "coltivazioni canapa" inserendo nuovi elementi come energia solare per illuminazione, recupero acque piovane per irrigazione e, beh, non posso mica dire tutto.

Quali sono i punti di forza di questa pianta?
L'aver resistito a centinaia e centinaia di anni, di infondate demonizzazioni e accuse. Immagina cosa accadrà il giorno in cui tutte queste accuse verranno smentite.

Cosa consiglia a chi intende coltivare canapa in Italia?
Educazione, non solo nel senso letterale del termine. La canapa è una pianta dalle proprietà straordinarie, spesso non semplici da capire. Può essere utilizzata per produrre materiale tessile, bioedilizia, olio e farine, o come noi, estratti di cannabinoidi. Qualunque sia l'obiettivo il punto di partenza deve/dovrebbe essere sempre lo stesso: studiare e conoscere la pianta in relazione all'uso che se ne vuole fare.
 
Come vede il futuro di questa pianta in Italia?
Ho deciso di non guardare al futuro per un po'. Però posso dire che il presente ha un bel colore: verde, come la speranza.

Ultima modifica il Sabato, 05 Agosto 2017 20:17

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