La Basilica di Collemaggio verrà 'restituita' alla città prima di Natale.

Non si sbilancia Alessandra Vittorini, al vertice della Soprintendenza unica 'Archeologia, belle arti e paesaggio' per la città dell'Aquila e dei comuni del cratere; ai microfoni di NewsTown, però, sottolinea come l'auspicio sia di riuscire ad anticipare la fine dei lavori, fissata al 31 dicembre, "e stiamo tutti lavorando per arrivare ad una data utile che sia prima di Natale".

Di sicuro, "la scadenza di fine anno sarà rispettata" assicura. 

"I lavori sono iniziati a fine 2015 e in soli due anni - un tempo record, davvero molto breve rispetto a tutte le altre opere di restauro eseguite all'Aquila - la Basilica sarà restituita alla città", le parole della Soprintendente. "Questa clausola era parte della programmazione e dell'accordo con ENI, così come la sospensione dei lavori e l'allestimento del cantiere che ha consentito, in questi due anni, di celebrare la Perdonanza Celestiniana e attraversare la Porta Santa in sicurezza". I lavori a Collemaggio sono stati un esempio virtuoso di collaborazione tecnico-scientifica: "si tratta infatti dell'unico monumento pubblico che fa capo alla Soprintendenza Unica, per gli altri la stazione appaltante è il Segretariato Regionale MIBACT. A questo progetto hanno lavorato con noi tre grandi atenei: L'Aquila, con la squadra coordinata dal Prof. Galeota, Roma, con il gruppo di ricerca del Prof. Carbonara, e il Politecnico di Milano con il prof. Della Torre che ha avuto il coordinamento globale. Il progetto era pronto a fine 2014; poi c'è stato l'affidamento e l'aggiudicazione all'impresa di Torino. La direzione dei lavori è nostra, affidata all'architetto Antonello Garofalo e alla Dottoressa Anna Colasacco".

Una data per la riapertura non è stata ancora fissata; "al momento no - conferma la Soprintendente - perché la data non dipenderà solo dalla direzione dei lavori ma dall'ultima fase di collaudi e verifiche e dai diversi enti coinvolti nella cerimonia di riapertura, tra i quali ovviamente il Comune e la Diocesi. Io ovviamente mi auguro che riusciremo ad anticipare la data rispetto al 31 dicembre e stiamo tutti lavorando per arrivare ad una data utile che sia prima del Natale".

E il Parco del Sole, quando sarà riaperto? "L'obiettivo era riconsegnare il parco insieme alla basilica ma, data la coincidenza con la stagione invernale, non indicata per il lavoro di risistemazione del verde che deve essere pure realizzato, inaugureremo molto probabilmente il parco - ma su questo è necessario anche sentire il Comune - qualche mese più in avanti, verso la primavera".

Vittorini rilancia, dunque, l'appello affinché venga rafforzato il personale attualmente impiegato alla Soprintendenza unica, assolutamente insufficiente per la mole di lavoro da portare avanti. "Sono stati assunti grandi impegni a livello ministeriale per programmare nuove assunzioni tramite concorsi, come è stato due anni fa, ma le pratiche sono sempre lunghissime. Noi siamo in forte difficoltà: abbiamo 64 dipendenti a fronte dei 105 previsti, e tra questi il personale che opera sul territorio - archeologi, storici dell'arte, architetti e restauratori - ad oggi ammonta a sole 6 unità a fronte delle 32 previste. Gli altri dipendenti sono amministrativi e tecnici, per cui non riusciamo a far fronte, nonostante i ritmi di lavoro serrati, ai numerosi compiti che dobbiamo svolgere in questo territorio 'speciale' in cui c'è un numero chiaramente superiore alla norma di sostituzioni edilizie, rifacimenti di strutture, realizzazioni di nuove infrastrutture da seguire. Ad esempio non abbiamo archeologi in servizio presso la Soprintendenza Unica: quelli che ci sono, ci vengono 'prestati' dagli uffici di Chieti. Fortunatamente le diverse soprintendenze MIBACT collaborano tra loro nonostante siano sottoposte a continue riforme e relative divisioni di personale".